CALCIOSCOMMESSE. PESOLI: “Sono stato visitato da un dottore, ho la pressione bassa”

Le condizioni fisiche del calciatore incatenato da vari giorni davanti la Figc iniziano a risentire della sua protesta…

(getty images)
Il calciatore Emanuele Pesoli da sabato scorso e’ incatenato davanti alla sede della Figc a Roma, in via Allegri, per protestare contro la sentenza della disciplinare che lo ha condannato a tre anni di squalifica nell’ambito della vicenda relativa al calcio scommesse. “Fino a quando reggero’, continuero’ nella mia protesta con lo sciopero della fame – ha annunciato Emanuele Pesoli -. Sono stato da poco visitato da un dottore, mi ha misurato la pressione e ce l’ho abbastanza bassa. Mi ha consigliato di prendere del ferro, indispensabile per andare avanti. Speriamo che la mia vicenda si risolva il prima possibile, perche’ non vorrei avere conseguenze a livello fisico. Oltre al danno, per me si aggiungerebbe la beffa. Questa e’ una brutta storia, che spero di raccontare un giorno, in modo da farci anche una risata sopra. Cerco un confronto in aula con chi mi accusa e fino ad adesso non si e’ fatto vivo nessuno della procura federale, quindi giusto continuare nella mia personale battaglia. Maurizio Nassi mi ha raggiunto, ma la sua vicenda e’ diversa dalla mia, e non mi permetto di dire niente. Io sto cercando una possibilita’ di difendermi in un contraddittorio. Ho avuto un incontro con il direttore generale Valentini, e’ stato gentilissimo, e mi ha assicurato che dal 16 agosto in poi, quando il presidente Abete tornera’ a Roma, trovera’ il tempo per ricevermi. La cosa mi fa molto piacere perche’ comunque Abete ha mostrato grande sensibilita’. Io pero’ cerco di difendermi in maniera giusta, soprattutto in aula”.
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