Le parole del difensore argentino dal ritiro austriaco…
Il difensore giallorosso, Nicolas Burdisso, è stato intervistato ai microfoni di Roma Channel.
Come procede il lavoro?
“Tutti stiamo spingendo, è stato un bel mese di lavoro. Stiamo alla fine di questo secondo ritiro, è stato un bel mese per lavorare e conoscerci. Stiamo bene, penso che stiamo in crescita e stiamo facendo ciò che vuole il mister. Si sta creando un gruppo forte, credo si possa puntare più in alto possibile”.
Castan e Romagnoli?
“Menomale che ci sono, sono contento. Sono due certezze, anche se Alessio ha 18 anni, ha tantissima voglia di imparare, chiede sempre dove sbaglia e come può migliorare. Leo è uno di quei calciatori che ci servivano, per qualità, sostanza e maturità. Ha vinto la Libertadores, è prontissimo per fare bene a Roma”.
Lamela e Nico Lopez?
“Penso che la forma migliore di educare sia quella dell’esempio. A volte rompo un po’ le scatole dicendo di non parlare, ho giocato con tanti ragazzi bravi. Bisogna essere pronti, avere un modo di lavorare dentro e fuori dal campo. Loro hanno qualità, sono in un posto dove si punta sui giovani, se posso dare un aiuto lo do, ma la cosa importante è l’esempio”.
Il possibile traguardo della Roma?
“E’ fissato, dobbiamo lottare per lo scudetto, anche se quando ho parlato in conferenza un mese fa non eravamo a questo punto. Il gruppo si è rinforzato tanto, sono arrivati giocatori più pronti per puntare in alto, poi parlerà il campo. Ci sono squadre forti come la Juve che si sono rinforzate, poi noi, il Milan, l’Inter e il Napoli. Sarà una lotta”.
BURDISSO A SKY SPORT 24 – Il difensore argentino è intervenuto anche ai microfoni di Sky Sport 24. Ecco le sue parole: “Cosa mi ha colpito di più dei cambiamenti della Roma di quest’anno? Sicuramente mi ha colpito in maniera positiva, si è formata una squadra più matura, dobbiamo dimostrarlo sul campo e credo che siamo pronti. Io il migliore acquisto della difesa? Io ci tenevo tanto a tornare, so che ci vuole ancora tanto per tornare come prima e meglio di prima, però sono arrivati ragazzi bravi come Castàn e abbiamo scopertoRomagnoli. Inoltre sono arrivati Balzaretti, Destro, Tachtsidis, Bradley, tutti campioni che avevamo bisogno in squadra e iniziamo a puntare in alto. Se Zeman me lo aspettavo così? Da una parte sì, dall’altra sto imparando tanto anche dal punto di vista offensivo. Abbiamo fatto una preparazione molto dura che ci sta servendo e che penso ci servirà. I giovani? Sicuramente hanno acquisito un anno di esperienza in questo campionato e non è poco. Con la voglia che abbiamo tutti di far bene possiamo portare la Roma nei posti in cui merita di stare. De Rossi blindato? Sì, me l’aspettavo perché lui è un punto di riferimento, così come Francesco (Totti, ndr). Per me, per i giovani e per lo spogliatoio è importante che ci siano. Entrare in campo –spiega Burdisso – con o senza Daniele non è la stessa cosa. Cosi’ come avere Totti in campo e nello spogliatoio. Sono le persone giuste per guidare questi nuovi giovani e questo gruppo. Pizarro ed Heinze? Sì, loro come Juan e Cassetti hanno fatto parte di questa squadra, siamo cresciuti insieme ma, un po’ per scelta loro e un po’ per scelta della società, sono andati via. Bisogna ringraziarli senza dimenticare che siamo cresciuti insieme, ma dobbiamo guardare avanti“.