LONDRA 2012. BOLT, volata nel mito. Oggi i ‘suoi’ 200. Vuole cancellare pure CARL LEWIS

LA GAZZETTA DELLO SPORT – “È la mia gara”. Vincendo sarebbe il primo con 4 ori individuali nella velocità ai Giochi…

(getty images)

 

RASSEGNA STAMPA (A. Buongiovanni) – Per diventare davvero il più grande sprinter della storia, gli manca una sola, ultima volata. Quella di stasera, alle 21.55 italiane: la finale dei 200. Se Usain Bolt la vincerà, diventerà il primo uomo a portare a casa dalla velocità dei Giochi quattro ori individuali (Carl Lewis si fermò a tre) e a confermarsi campione nel mezzo giro di pista. La sfida è con l’amicone Yohan Blake, la Bestia. “Gli ho già detto che questa è la mia gara, che la musica sarà ben diversa da quella dei 100”, scherza Usain, ma non troppo. La semifinale, quinta gara in cinque giorni, è un’altra gita di piacere. Bolt, come da copione, scherza col pubblico fino a pochi secondi dal via. Poi, di colpo, si fa serio. Per 20″18. Quanto gli basta per sbrigare la formalità. Nella seconda di tre batterie, è in sesta corsia. Parte forte, anche se la reazione allo sparo (0″192), tra quelle dei suoi rivali di giornata, è migliore solo di quella dell’ecuadoregno Quinonez che chiuderà terzo (20″37) preceduto pure dal sorprendente sudafricano Jobodwana (20″27). La curva di Usain è perfetta. L’uscita in rettilineo senza sbandamenti. Se è affaticato, non si nota. Poi comincia la parte di gara che deve mandare gli altri in bestia. Loro, gli altri, avanzano con la bava alla bocca, i pugni chiusi e i polmoni che scoppiano. Usain – imprendibile – smette di spingere e prosegue in folle, per inerzia, con le gambe che girano da sole. “Si trattava solo di avanzare senza spendere, il più facilmente possibile – afferma – sono pronto e concentrato. E ripeto: cercherò di tornare da Londra avendo cementato lo status di leggenda vivente. Qualcuno, alla vigilia, avanzava dubbi sulle mie qualità. Voglio smentire tutti. Qui la pista è veloce, sarà una gran finale. Spearmon? Ha esperienza, non sottovaluto nessuno. Chiunque potrà rovinarci la festa”. Il plurale è per Blake, il migliore della serata con un 20″01 (-0.5) ottenuto con facilità disarmante.

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