CALCIO. Agnelli-Figc, un conflitto senza fine

CORRIERE DELLO SPORT – Il presidente bianconero parla di «sistema dittatoriale» e attacca: «Fuori da ogni logica di diritto e di correttezza sostanziale». E ora a Via Allegri si valuta l’ipotesi deferimento…

(getty images)

E’ guerra tra Juventus e Figc. Il presidente Andrea Agnelli denuncia un «sistema dittatoriale» , la Federazione ribatte e valuta il deferimento: gli estremi ci sono, la remora è evitare ulteriori tensioni. Non è la prima volta che il massimo dirigente della Juventus si confronti con la federazione, gli attriti sono iniziati già 2 anni fa con la revoca dello scudetto, poi assegnato all’Inter. Ad inasprire i toni, adesso, la decisione della Corte di respingere la richiesta di patteggiamento di Antonio Conte, già definita a caldo dalla Juve «un atto gravissimo nei confronti dell’onorabilità di tutti i soggetti coinvolti: professionisti, manager, tesserati e società» . Ecco le parole del Presidente Agnelli: «Constato che la Federazione Italiana Giuoco Calcio e la sua giustizia sportiva continuano a operare fuori da ogni logica di diritto e di correttezza sostanziale. […] Le risultanze dei vari deferimenti dimostrano enormi contraddizioni e volgono alla tutela esclusivamente di chi gli illeciti li ha commessi. Questo è paradossale e non può essere accettato». Il presidente della società bianconera, ha poi proseguito parlando del deferimento di Conte, come ‘inadeguato’. Questa è la replica della Figc: «La Figc e i suoi Organi  operano con correttezza nel pieno rispetto delle norme statutarie che garantiscono l’indipendenza e l’autonomia della Giustizia Sportiva così come disciplinata dall’Ordinamento Sportivo Nazionale: le valutazioni del Presidente della Juventus Andrea Agnelli non sono accettabili e vanno al di là di un legittimo esercizio del diritto di critica». […]

Gestione cookie