CORRIERE DELLO SPORT- Un altro deludente quinto posto nei 200 s.l. Partenza lenta poi solo sollievo. Adesso l’aspetta un anno di gare umane
Mi devo staccare le braccia, diceva Federica Pellegrini alla vigilia della gara delle verità che poi è stata la gara della bugia pietosa raccontata a se stessa. Troppo straziante quel pensiero e allora meglio fingere che si staccassero da sole quelle braccia, pesanti, gommose, inerti. C’era un mondo che la guardava con speranza e un altro con timore mentre lei agitava gli arti prima della partenza, scuotendosi di dosso la polvere dell’ansia. Quelle braccia da staccarsi nell’inseguimento della medaglia non le avvertiva neppure più e l’avevano capito i suoi tecnici, i suoi genitori, l’aveva capito anche Filippo Magnini, che da fidanzato o da amico le è stata accanto fino all’ultimo.