Andrea MANCINI, figlio di Roberto, allenatore del Manchester City [foto], ha scelto di lasciare l’Inghilterra per accasarsi in Spagna, più precisamente al Real Valladolid. In una intervista al sito ufficiale della Liga spagnola, il giovane Mancini (19 anni) racconta le sue speranze e l’eredità pesante del suo cognome.
L’AVVENTURA SPAGNOLA- “Sicuramente non è facile visto che mi chiamo Mancini. Se riuscissi a fare il 40% di quello che ha fatto mio padre nella sua carriera di calciatore potrei ritenermi soddisfatto. Per un ragazzo di 19 anni la cosa piu’ importante è giocare. Il Valladolid è un club che nella sua storia ha sempre dato spazio ai giovani. Poi, giocare in Spagna e’ sempre stato il mio sogno, fin da bambino, magari con Real Madrid o Barcellona”.
SU MOURINHO- “Averlo un giorno come allenatore sarebbe un privilegio. Mario (Balotelli ndr) mi ha detto che e’ un allenatore meraviglioso, che ha una personalità fantastica e un rapporto incredibile con i giocatori”.
I CONSIGLI DI PAPA’ ROBERTO- “Mi ha detto che sono di fronte ad una stagione molto importante per me e che devo dare il 110% in allenamento”. Mancini junior fa parte per ora della compagine giovanile, ma non nasconde l’ambizione di giocare nel Real Valladolid neopromosso in Primera Liga.