CALCIO. Il presidente della Provincia di Napoli, convince Cavani a restare

Luigi Cesaro: “Li ho invitati a riflettere per un’eventuale partenza da Napoli”…

(getty images)

Ecco le parole del presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, rivolte all’attaccante del Napoli, ma soprattutto alla sua famiglia, dopo che la moglie Maria Soledad è stata scippata in città. Questa è la lettera scritta da Cesaro: “Ho sentito la necessità, come rappresentante dell’istituzione che rappresenta l’intera area metropolitana partenopea, di trasferire ai coniugi Cavani la mia solidarietà per il gesto violento di cui è stata vittima la signora Maria Soledad, ma li ho anche invitati a riflettere come un’eventuale loro partenza da Napoli in questo momento potrebbe essere strumentalizzata da chi non capisce che un certo tipo di microdelinquenza ha purtroppo radici in tutte le grandi metropoli europee e d’oltreoceano”. Continua Cesaro: “nelle decisioni che una famiglia ha il diritto di assumere nella tranquillità delle proprie mura domestiche e comprende che possa essere rimasta scalfita la serenità» da parte della famiglia del centravanti azzurro di continuare a vivere a Napoli. “A poco serve riportare dati statistici che testimoniano come tali gesti siano ugualmente registrati, anche in numero superiore, nelle maggiori metropoli europee e d’oltreoceano. Rimane la realtà di un atto criminoso che rischia di avere una risonanza ed un impatto negativo per l’immagine di Napoli, inevitabilmente ingigantita perchè probabile causa dell’addio di un campione”.

“Ecco perchè – si conclude la lettera ad Edinson Cavani – nel pieno rispetto di quelle che sono delle sue decisioni professionali, le rivolgo un mio invito personale a restare nella nostra città”. Il presidente Luigi Cesaro ha invitato ambedue i coniugi Cavani, al ritorno dagli impegni olimpici, presso la sede della Provincia di Napoli per esternare da vicino la solidarietà e la vicinanza che meritano, augurandosi insieme a tutti i napoletani buoni successi per i ‘celestè dell’Uruguay, vista anche l’assenza dalle Olimpiadi della nazionale di calcio italiana.

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