La campionessa azzurra parla del suo futuro e delle sue avversarie…
«Arrivo a queste gare nelle condizioni migliori, sia dal punto di vista fisico sia mentale. Quale medaglia potrei vincere? Bronzo. Le cinesi sono irraggiungibili. Da tanti anni occupano i primi due posti in classifica. Nel loro paese i tuffi sono sport nazionale. Le atlete lavorano in piscina per otto ore al giorno da quando hanno cinque anni. Non vanno neppure a scuola». Queste sono le parole della campionessa azzurra dei tuffi Tania Cagnotto, che rappresenterà l’Italia alle imminenti Olimpiadi di Londra. L’azzurra continua nell’intervista su ‘Grazia’ in edicola da domani: «penso di continuare ancora per uno o due anni, ma farne altri quattro di allenamenti non mi alletta per niente. È troppo stancante, anche psicologicamente. Ci vorrà un pò di tempo, un paio di anni, per prepararsi anche moralmente a dire addio. Ma so che la vita vera non è questa, fatta di gare e piscina. È un lavoro normale, mettere su famiglia, avere dei figli. A loro non farei praticare il mio sport, perchè tuffarsi è troppo stressante. Ed è una disciplina che può fare molto soffrire, che richiede troppa dedizione».