F1. BIS, Alonso domina l’acqua e i rivali

IL CORRIERE DELLA SERA – “Non è stato molto divertente, specie nel curvone a 290 all’ora”…

(getty images)

Ci sono voluti 22 mesi di digiuno, di sabati a lottare nel gruppo, di gomme che non andavano mai in temperatura, di «la nostra macchina va meglio in gara» per conquistare la pole position di Silverstone. Sono bastati 15 giorni per ripetersi a Hockenheim: stesse condizioni incerte, stesse difficoltà estreme: macchina che scivola da tutte le parti, visibilità azzerata, zone di asfalto che rivelano un’improvvisa pozzanghera o un’aderenza diversa anche solo dal giro precedente, alto rischio di trovarsi passeggeri se si vive la sgradevole esperienza dell’aquaplaning. Soprattutto, stesso risultato: la Ferrari di Fernando Alonso partirà in pole anche al Gp di Germania, davanti a Sebastian Vettel. Terza sarebbe l’altra Red Bull di Mark Webber, ma per la sostituzione del cambio l’australiano partirà ottavo, quindi la seconda fila sarà composta da altri due tedeschi, Michael Schumacher (Mercedes) e Nico Hulkenberg (Force India). Ai brividi comuni a tutti, per i ferraristi se n’è aggiunto un altro: è successo quando Felipe Massa, nell’unico tentativo buono della seconda sessione, è andato lungo alla curva otto ed è rientrato in pista molto vicino al compagno di squadra, sfiorando il contatto. Meglio di così, invece, Alonso non poteva fare: quando dice che è al top, non mente.  Una scelta che Vettel ha rimpianto. Fernando non si nasconde: ormai è chiaro, lotterà per il titolo fino alla fine.

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