Il c.t. azzurro: “La panchina degli azzurrini comporta soddisfazione e responsabilità”
“Penso che diventare l’allenatore della Nazionale Under 21 sia uno degli incarichi più prestigiosi del calcio italiano. Quando si viene scelti non c’è nemmeno da chiedersi il perchè: bisogna solo accettare, rimboccarsi le maniche e mettersi a lavorare”. Queste le prime parole di Devis Mangia da tecnico dell’Under 21 azzurra. “È un segno di grande stima e responsabilità, una grande soddisfazione”, ha detto Mangia nel giorno della presentazione ufficiale nella sede della Figc alla presenza del presidente Abete, del vice Albertini, del direttore generale Valentini, e del coordinatore tecnico delle Nazionali giovanili Sacchi. “Cosa avrei fatto se mi avessero detto cinque anni fa che sarei arrivato alla panchina dell’Under 21? Avrei chiamato un’ambulanza per farli ricoverare. Per questo ringrazio la Federazione, mi viene data una grossa opportunità. L’obiettivo comunque è proseguire il lavoro intrapreso da Ferrara, per questo lo sentirò“, seguire l’esempio di Prandelli. “Il mio modo di lavorare cercherà di prendere spunto da quello del ct. La sua filosofia di lavoro ha fatto passare un messaggio importante visto che nel recente Europeo si è vista una Nazionale-squadra. E la mia idea è proprio quella di lavorare per arrivare ad essere una squadra, col gioco alla base di tutto”.