RASSEGNA STAMPA – IL MESSAGGERO – (Gabriele De Bari) – Il lussemburghese, terzo l’anno scorso, trovato positivo e costretto al ritiro…
Un clamoroso caso di doping ha scosso il Tour de France. Questa volta, a finire nelle rete dei controlli, sempre più capillari, è uno dei corridori più famosi e forti del panorama internazionale: Frank Schleck, terzo lo scorso anno sul podio di Parigi. Il capitano della RadioShack-Nissan è stato trovato positivo allo Xipamide, un diuretico. La positività del lussemburghese si riferisce al test effettuato il 14 luglio scorso, nella tappa di Cap D’Agde, dal laboratorio nazionale Chatenay-Malabry ed è stato reso noto nel secondo giorno di riposo della corsa francese. Nel primo, effettuato la scorsa settimana, venne arrestato il francese Remy Di Gregorio, per commercio di sostanze dopanti.
La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo e ha choccato la carovana del Tour, alla vigilia delle 2 temute tappe pirenaiche dove Schleck era atteso come uno dei possibili protagonisti. Grande ressa di giornalisti, fotografi e tifosi davanti all’albergo dove alloggia il corridore lussemburghese, in attesa di dichiarazioni. Il regolamento non prevede la sospensione provvisoria, vista la natura delle sostanze in questione rinvenute nelle urine. Ma l’Uci ha invitato i responsabili della squadra a estromettere il corridore per garantire la serenità della Grande Boucle e consentirgli di preparare la difesa. E la RadioShack-Nissan ha subito raccolto l’invito togliendo di gara il capitano che, secondo le prime indiscrezioni, si sarebbe dichiarato innocente. In tarda serata il corridore si è consegnato spontaneamente alla Gendarmeria di Pau anticipando le forze dell’ordine che, solitamente, prendono in consegna quelli che risultano positivi ai controlli antidoping. Il sospetto è che il diuretico rinvenuto nelle urine possa essere stato assunto come ‘coprente’ di altre sostanze proibite e questo getta una lunga ombra sul maggiore dei fratelli Schleck. Il più giovane, Andy, ha dovuto rinunciare al Tour per un infortunio alla clavicola capitatogli al Giro del Delfinato. Lo scorso anno entrambi salirono sul podio al fianco del vincitore Evans, un quadretto che non rivedremo più.
Frank Schleck ha preso parte anche al recente Giro d’Italia ma si è ritirato a metà corsa in polemica con il suo direttore sportivo che ne disapprova la decisione. In carriera ha ottenuto comunque risultati importanti: 4 titoli del Lussemburgo, 2 tappe e 3 giorni in maglia gialla al Tour, il Giro della Svizzera 2010, l’Amstel del 2006, un secondo e 2 terzi posti alla Liegi, quarto al Mondiale 2007 di Stoccarda vinto da Bettini. Quest’anno era piuttosto in ritardo: dodicesimo in classifica a 9’45” dalla maglia gialla Wiggins. Il suo Tour è finito nella maniera più triste. Una positività che, a 32 anni, molto probabilmente, segnerà anche il capolinea della carriera.
Oggi il Tour riparte per le tappe più impegnative, con un protagonista in meno e con uno scandalo in più.