RASSEGNA STAMPA – IL TEMPO – (Fabio Perugia) – Ritiro. L’allenatore studia la ‘sua’ creatura…
È partita la settimana della tattica. Dopo giorni di pura preparazione atletica sotto la pioggia, ad Auronzo spunta il sole e Vladimir Petkovic pensa a impostare la squadra. Per ora sono indizi, le prime indicazioni, il bosniaco prova e riprova osservando da bordo campo i suoi ragazzi. Decisioni nette ancora non ci sono, ma nella sua testa inizia a prendere forma il modulo della nuova Lazio. La certezza sembra essere il reparto arretrato, con i quattro difensori. I dubbi risiedono tutti al centro del campo. Gli schemi ruotano intorno al 4-3-1-2, il 4-2-3-1 e a quel 4-4-2 schierato nell’amichevole contro l’Auronzo. Sono le prime due, però, le formazioni su cui ruoterebbe il Petko-pensiero. Partendo da dietro, Konko a sinistra e Radu a destra con Garrido pronto a prendere il suo posto. A centrocampo (col 4-3-1-2) Hernanes e Lulic (o Mauri) ai fianchi di Ledesma ed Ederson a fare il fantasista puro dietro le due punte, che ad Auronzo sono Rocchi e Zarate, ma al rientro di Klose vedranno in coppia il tedesco con l’argentino. Il nodo è Hernanes. Con la maglia biancoceleste non ha – quasi – mai giocato in posizioni così arretrate, lui che ama essere schierato qualche metro più avanti per incidere anche sotto porta. Ma il suo passato in nazionale lo vede proprio sulla linea di centrocampo e non è un caso se Petkovic stia provando il brasiliano proprio in quella posizione. Lui sembra trovarsi bene al fianco di Ledesma e gli esperimenti per ora vanno in quella direzione. Diverso il discorso con il 4-2-3-1. I due davanti alla difesa risponderebbero ai nomi di Ledesma e Cana, pronti a impostare da dietro. Mentre a supporto dell’unica punta, Klose, ci sarebbero Ederson, Hernanes e Lulic. Un’opzione che lascerebbe però poco spazio a Zarate che in questi giorni di preparazione sta dimostrando di voler restare alla Lazio (i tifosi hanno ritrovato il loro idolo) e Petkovic sta apprezzando il suo impegno, oltre che un nuovo spirito che lo vede a disposizione del gruppo. L’argentino, con questo modulo, si ritroverebbe a contendersi un posto con il neoacquisto brasiliano. Eppure, nell’amichevole di sabato scorso contro l’Auronzo il tecnico ha provato il 4-4-2: puro a centrocampo con le due punte che in realtà andavano a formare un 4-4-1-1. Ma mentre i primi due schemi sono stati ragionati in allenamento, testati con diversi uomini e in più varianti, il terzo è stato provato solo nell’amichevole. Una decisione, probabilmente, per non scoprire subito le carte alla prima uscita della Lazio di Petkovic. Anche ieri, nell’allenamento pomeridiano, il 4-4-2 non si è visto, Hernanes ha giocato in posizione più arretrata rispetto al ruolo ricoperto nell’ultimo campionato, a dimostrazione che il bosniaco sta pensando a come far convivere nella stessa formazione il brasiliano insieme con il connazionale Ederson. L’obiettivo, è trovare una soluzione per una Lazio aggressiva. Ieri la preparazione, dopo una domenica di riposo, è ripartita senza troppe pretese. In mattinata un’oretta e mezza tra palleggi, brevi scatti a gruppi da tre e calcio-tennis. Più intenso il pomeriggio con la partitella di quaranta minuti, ma poco lavoro sulla parte fisica. Dopo una giornata di ‘scarico’ si riparte oggi alzando l’asticella. Operativi alle 7.30 con i sette km di corsa in mezzo al bosco a stomaco vuoto. Poi doppia seduta sul campo alle 10 e alle 17.30. Nella testa di Petkovic la Lazio prende forma. Ora si fa sul serio.