È vero che avevi intenzione di incontrare Cassano per un chiarimento dopo le dichiarazioni fatte contro i gay durante gli Europei?
“Sì, quando ci fu lo scandalo io fui l’unico a non chiedere l’allontanamento di Cassano dalla Nazionale, a differenza degli altri attivisti gay politici. Chiesi di incontrarlo per spiegargli come stanno le cose, in modo da fargli capire che ha detto delle cose sbagliate e per fare in modo facesse la pace con i milioni di gay e lesbiche italiani. Quindi gli ho fatto avere l’invito per un pranzo di chiarimento e riappacificazione, non tanto con me quanto con le persone GLBT.
Purtroppo ho scoperto che lui oltre ad essere molto ignorante sull’argomento è molto mal consigliato, e qualcuno gli ha detto di non accettare questo incontro, e secondo me ha perso una grande occasione per uscire da un atto e una prova di primitivismo che non ha fatto bene né a lui né alla Nazionale.
Peccato che questi calciatori non tanto sono ignoranti, ma spesso sono veramente consigliati malissimo da chi sta intorno a loro. Ha rifiutato l’incontro di chiarificazione e riappacificazione, una cosa abbastanza grave considerando che siamo stati insieme in prima pagina per due settimane in cui lui faceva la parte di cavernicolo. Io gli ho dato la possibilità di uscirne bene, ma è stato consigliato male ed è rimasto un cavernicolo”.