Dal ritiro di Chatillon, Paolo De Ceglie si dice pronto ad un’altra entusiasmante stagione bianconera
Paolo DE CEGLIE, valdostano e quindi padrone di casa nel ritiro di Chatillon, è pronto a lottare per una maglia da titolare nella Juventus che difende lo scudetto e va a caccia di gloria in Champions League. L’esterno sinistro è reduce da un’eccellente stagione, terminata in anticipo per un problema muscolare che ha spento ogni speranza azzurra in vista di Euro 2012.
«Puntiamo al massimo. Nella Juve si è sempre in discussione. La continuità dimostra il valore di un giocatore e la continuità è il mio obiettivo. La concorrenza? Dà sempre stimoli. A Chatillon venivo da bambino per vedere i ritiri della Prima Squadra, con il taccuino per raccogliere gli autografi dei miei idoli, come Del Piero. Oggi potermi allenare su quello stesso campo, davanti alla famiglia e ai miei amici di Aosta, è una bella cosa. L’infortunio patito a fine della scorsa stagione è superato. Devo recuperare ancora un pò di forza ma sono a disposizione. Mi spiace solo che questo imprevisto mi ha negato la possibilità di giocarmi le mie chance di andare agli Europei, una cosa a cui tenevo. Spero di avere altre occasioni e farò di tutto per giocarmi le mie carte».
La Nazionale sarà uno stimolo in più per De Ceglie per vivere un’altra annata positiva.
«In una grande squadra è giusto avere più giocatori in uno stesso ruolo, ci sono tante partite e giocherà chi è più in forma», dice pensando ad una rosa che è stata integrata rispetto allo scorso anno e che, in particolare sulla corsia sinistra, potrebbe proporre diverse opzioni. La Juve, sul mercato, è la big più attiva. Inter e Milan hanno perso pezzi pregiati delle rispettive rose: la Vecchia Signora è nettamente favorita nella corsa al titolo? «No, non credo proprio. Prima di comprare, magari si vende. Siamo all’inizio del mercato e sicuramente tutte le squadre si rinforzeranno. Sappiamo bene che quest’anno ci sarà da sudare parecchio».
Antonio Conte ha diretto il primo allenamento in ritiro dopo essere stato ascoltato ieri dalla procura Figc. Il tecnico è stato sentito nell’ambito dell’inchiesta sulle scommesse per vicende legate alla stagione 2010-2011, quando guidava il Siena. L’allenatore campione d’Italia rischia il deferimento e, eventualmente, una squalifica. «Non è un pensiero che ho e che abbiamo. Il nostro pensiero è che» Conte «è il nostro allenatore e lo sarà da qui a spero tanti anni».