MERCATO. GUIDETTI: “Lazio, ERIKSSON è il mio maestro”

CORRIERE DELLO-SPORT- L’attaccante italo-svedese che piace a Lotito: «Sono legato al club biancoceleste In Inghilterra ho conosciuto anche Mancini. Affascinato dalla serie A»

 

(getty images)

 

«Mio nonno era italiano» . La Lazio è nel suo destino: «Eriksson mi ha voluto al Manchester City a 16 anni, Mancini mi dà tanti consigli e si rivelano sempre giusti» . […] Ecco uno stralcio dell’intervista pubblicata dal Corriere dello Sport a John Guidetti:

La vogliono in tanti, ma a lei piacerebbe giocare in Italia? «Ho sempre sognato di giocare un giorno in serie A, quindi assolutamente si!».Che pensa della serie A? La segue da appassionato?«La seguo con regolarità, è uno dei campionati più importanti d’Europa. E il cammino fatto dagli azzurri agli Europei ha ribadito la forza del calcio italiano».Lei è di proprietà del City, è chiuso da grandi campioni. Come si fa a sgomitare con loro? «Sicuramente giocatori del livello di Balotelli, Aguero, Tevez, Silva, Dzeko e tutti gli altri alzano il livello di competitività per un attaccante emergente come me. L’unico modo è continuare a lavorare duramente, farmi trovare sempre pronto e sfruttare le occasioni che capitano. In questo modo ho la possibilità di dimostrare le mie qualità».Nella Svezia gioca accanto a Ibra, nella Lazio farebbe coppia con Klose. Si vede in campo insieme a Miro? Il tandem funzionerebbe?«Klose è un giocatore d’area fantastico, ha fatto gol ovunque sia stato. Se potessi giocare accanto a lui sono sicuro che imparerei molto, potremmo essere un coppia d’attacco produttiva, ci integreremmo bene».Mancini le ha mai parlato del calcio italiano? La cercano Lazio e Sampdoria, sono le squadre del cuore di Mancio… «Il mister, vista la sua grande esperienza, mi consiglia molto e i suoi consigli si sono sempre rivelati giusti. Oltre ad essere stato un grande giocatore è anche un grande allenatore, basta vedere i risultati che ha conseguito in questi anni. Ma non sarebbe appropriato rivelare tutto quello che mi dice il tecnico». Mancini ed Eriksson, due eroi per la Lazio. Sven è svedese come lei, alla guida dei biancocelesti ha vinto tutto. Sarebbe felice di vederla a Roma, sponda laziale. «Eriksson è l’allenatore che a 16 anni mi ha voluto fortemente al Manchester City ed è il motivo principale per cui ho firmato con la società inglese, sono legato a lui. Devo aggiungere altro?».

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