Secondo i legali di Luciano Moggi, la sua radiazione per la vicenda Calciopoli è prescritta. Oggi l’ex dg della Juventus farà ricorso al Tar
La radiazione dell’ex dg della Juventus Luciano MOGGI, confermata dall’Alta Corte di Giustizia del Coni, è prescritta. I legali di Moggi infatti sostengono che nel ricorso proposto al Tar del Lazio, secondo quanto previsto dal Codice di Giustizia Sportiva vigente al momento dell’irrogazione della prima sanzione disciplinare, il termine «spirava al concludersi della quarta stagione successiva alla commissione dell’ultimo atto diretto a compiere l’illecito», ovvero il deferimento intervenuto nella stagione sportiva 2005/2006.
Tra gli altri motivi alla base del ricorso amministrativo c’è il fatto che «il Procuratore federale ha automaticamente e senza alcuna attività istruttoria esercitato l’azione disciplinare “sulla base delle sentenze rese”». Per i legali invece il procedimento sanzionatorio avrebbe dovuto «esplicitamente menzionare quali fatti e circostanze, certe e provate» fossero alla base dello stesso, pena il considerare l’atto «viziato, quindi nullo e comunque privo di efficacia».
Luciano Moggi, pertanto, ha presentato ricorso al Tar del Lazio per ottenere la sospensione del provvedimento con cui l’Alta Corte di Giustizia presso il Coni ha confermato la sua radiazione dopo i fatti di Calciopoli. Lo ha confermato l’avvocato Federico Tedeschini, legale dell’ex dirigente bianconero.
«Riteniamo che questo ricorso sia lo strumento attraverso il quale possiamo poi finalmente rivolgerci alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Questo ricorso è un passaggio obbligato. È chiaro che vogliamo vincerlo, ma conoscendo i precedenti…». L’ex dirigente della Juve chiede anche il risarcimento dei danni subiti, con riserva di quantificazione.