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GNUDI: “Nuovi stadi più piccoli per vedere meglio le partite”

Il ministro dello sport ha parlato dell’attività fisica in toto dalle scuole agli stadi in Italia e in Europa…

(Getty Images)

 Piero Gnudi, ministro dello sport in carica, ha parlato all’interno della rubrica di Tgcom24 ‘L’intervista della domenicà.

Queste le sue parole:

«Stiamo facendo una legge che consentirà, con denaro privato, di costruire nuovi stadi conformi alle nuove esigenze del calcio: stadi più piccoli, in cui però si possa innanzitutto vedere bene la partita e che consenta anche un momento di aggregazione tra sportivi e tifosi. In questi anni si è registrato un calo della presenza negli stadi. Quando io ero ragazzo e andavo allo stadio con mio padre era una festa. Adesso si partecipa a episodi di guerriglia urbana. Gli inglesi, con norme di pubblica sicurezza, ma anche rifacendo gli stadi, hanno cambiato il clima. È tornato un clima di festa collettiva. In Italia gli impianti sportivi sono pochi, la metà della Francia. Soprattutto nel sud d’Italia. Quei pochi soldi che avevo come ministro dello sport li ho investiti in questo: anche il paese più piccolo del sud deve avere un impianto adeguato per fare sport. Più che ministro dello sport vorrei essere ministro della pratica sportiva, bisogna diffondere tra i giovani lo sport e l’importanza dello sport. In Italia, nella fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni, abbiamo il 35% di ragazzi che praticano sport, contro il 70% della Spagna. Lo sport non serve solo a creare campioni ma è importante nell’educazione dei giovani, perchè insegna il sacrifico, lo spirito di squadra, insegna a tenere duro quando ci sono momenti di difficoltà. Nelle scuole si fa poco sport, con il ministro Profumo ci siamo messi d’accordo per riproporre i Giochi della gioventù che già quest’anno si sono tenuti qui a Roma e hanno avuto uno straordinario successo: 700 ragazzi sono venuti per gareggiare ed è stata una cosa bellissima. Lo sport va diffuso anche nelle università e nelle scuole elementari. Sempre con rofumo abbiamo un accordo per aumentare l’alfabetizzazione motoria, cioè insegnare ai piccoli a fare sport. Perchè purtroppo abbiamo constatato che i bambini delle elementari sono affetti da obesità, soprattutto nelle famiglie più povere. Perchè i bambini escono da scuola e finiscono davanti alla tv. Bisogna aiutarli. L’anno scorso sono stati coinvolti 100mila ragazzi, il prossimo anno saranno 200mila. Tutti i bambini devono avere questa possibilità».

Redazione Sportiva