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EURO 2012. Tocca ancora a PROENCA. Lui meglio di RONALDO

RASSEGNA STAMPA – LA GAZZETTA DELLO SPORT – (Francesco Ceniti) – Primo portoghese all’ultimo atto di un Europeo. Un tifoso del Benfica gli ruppe due denti…

(getty images)

 

Grazie anche a Balotelli (e al rigore sbagliato da Bruno Alves), da ieri Pedro Proença entra nella storia del calcio portoghese: mai nessun arbitro nel suo Paese si era spinto così in alto. Tocca a questo 41enne di Lisbona, manager finanziario: a maggio era stato designato per l’ultimo atto della Champions (altro primato). Ora vola ancora più su, regalando al Portogallo uno spicchio di finale nella serata di Spagna e Italia. E proprio gli azzurri hanno fornito l’assist decisivo: Pierluigi Collina aveva studiato nei dettagli le possibili combinazioni. Dopo la sconfitta di Cristiano Ronaldo e soci era caduta la candidatura dell’inglese Webb (Spagna già diretta nella finale di Sudafrica 2010) poi ci ha pensato l’Italia, eliminando Germania e Rizzoli in un colpo solo. Il quarto uomo sarà il turco Cakir: rivelazione del torneo e bravissimo a dirigere la semifinale nonostante le polemiche sul nulla alimentate proprio dai portoghesi.

 

L’arbitro con gli sci. In poco più di 40 giorni a Proença sono toccate due sfide che sono il sogno di ogni arbitro. Traguardo meritato: negli ultimi anni ha scalato posizioni su posizioni nella classifica dei migliori fischietti. A Euro 2012 ha diretto al meglio 3 gare, compreso il 4-0 della Spagna all’Irlanda e il quarto Italia- Inghilterra. Ok anche gli altri precedenti con gli azzurri: il 2-1 al Montenegro (qualificazioni a Sudafrica 2010) e il recente 1-1 di Belgrado con la Serbia. Internazionale dal 2003, nell’ultima Champions ha incrociato l’Inter nella vittoria beffa contro il Marsiglia. In 67 sfide fuori dal suo Paese, ha una media di quasi 4 ‘gialli’. Pochi i ‘rossi’: uno ogni 7 gare. Proença si diletta in uno sport atipico per un portoghese: lo sci. Da ragazzo era un giocatore di pallamano. Durante i lunghi ritiri (come in Polonia) carica la valigia di libri: ama un po’ tutta la letteratura europea. E siccome nessuno è nemo profeta in patria, i fatti più spiacevoli gli sono accaduti a Lisbona: il Benfica ha chiesto alla Federazione di non averlo più nelle sue gare. E forse proprio un tifoso biancorosso nel 2011 è stato l’autore dell’aggressione in uno shopping center accanto allo stadio: l’uomo (mai identificato) gli ha rotto due denti con una testata. Intanto domani se il Portogallo per la prima volta si è ritagliato uno spicchio di finale, il merito è di Proença.

Redazione Sportiva