GAZZETTA DELLO SPORT – Il risultato azzurro taglia fuori Rizzoli. Il fischietto inglese già con la Spagna al Mondiale 2010…
Chissà se Pedro Proença oggi dopo mezzogiorno sarà ancora d’accordo con il connazionale Cristiano Ronaldo: il campione del Real Madrid dopo l’eliminazione ai rigori del Portogallo ha sussurrato in mondovisione: “È un’ingiustizia…”. Sarà anche così, ma all’arbitro di Lisbona, 41 anni, le vittorie della Spagna prima e dell’Italia dopo hanno spalancato le porte della finale. Nulla da fare per Nicola Rizzoli: ieri allo stadio ha esultato con Tagliavento e Rocchi per il successo degli azzurri. Anche loro prima di essere arbitri sono tifosi della Nazionale e quindi nessun rammarico per il viaggio mancato a Kiev.
Webb superato. Pierluigi Collina (ieri in tribuna per osservare da vicino la prova del francese Lannoy) nella tarda mattinata renderà ufficiale il direttore di gara dell’ultimo atto di Euro 2012. Con l’Italia in campo, a contendere la finale a Proença è rimasto l’inglese Webb, ma rispetto al collega ha un ‘problema’: la Spagna, già diretta nella finale del Mondiale 2010. Un bis a questo livello è quasi impossibile. Ecco che l’erede di Roberto Rosetti (nel 2008 a Vienna ‘giudice supremo’ di Spagna-Germania 1-0) dovrebbe essere proprio Proença. All’Italia ha già portato fortuna in questo torneo: era il fischietto del quarto vinto ai rigori contro l‘Inghilterra. Tutti metteremmo la firma per ripetere anche domenica lo stesso risultato.