RASSEGNA STAMPA – LA GAZZETTA DELLO SPORT – (Sebastiano Vernazza) – Tra le semifinaliste gli azzurri sono i migliori nelle conclusioni ma i peggiori come realizzazioni…
Abbiamo un problema in attacco. L’Italia non raccoglie quanto semina. L’Uefa è la fonte delle cifre che vi sottoponiamo. Classifica dei ‘tiri nello specchio’ delle quattro semifinaliste, dopo quattro partite: Italia 50, Spagna 44, Germania e Portogallo 33. Classifica dei gol segnati: Germania 9, Spagna 8, Portogallo 6 e Italia 4. Azzurri primi per numero di tentativi e ultimi per realizzazioni. In media una rete a gara e/o ogni 12,5 tiri in porta. Il massimo domenica sera a Kiev contro l’Inghilterra, quando — secondo le statistiche Uefa — l’Italia in 120 minuti più recuperi ha inquadrato la porta inglese per venti volte senza riuscire a battere Hart. Due ore di infruttuoso bombardamento, e meno male che ai rigori i nostri hanno soffocato l’ansia da dischetto. Non è tutto. Dei quattro gol fin qui in saccoccia, appena uno è arrivato su azione, quello di Di Natale contro la Spagna. Gli altri tre su punizione (Pirlo alla Croazia) e su corner (Cassano e Balotelli all’Irlanda).
‘Balo’ fa discutere. Prandelli ha definito “molto sufficiente” la prestazione di Mario Balotelli a Kiev, ma la Balo-prova ha creato discussioni. Si è formato il partito di ‘quelli che Mario ha sbagliato troppi gol, che se ci fosse stato Inzaghi non si sarebbe andati ai supplementari’. Ed è nato il gruppo ‘di quelli che Balotelli ha fatto reparto da solo, ha sbrigato un lavoro mostruoso’. Lo studio Opta sui tocchi nelle varie zone di campo dice che ‘Balo‘ entra poco in area e molto agisce sulla trequarti. Curioso che l’unico gol a Euro 2012 lo abbia realizzato non da titolare, ma da subentrato, contro l‘Irlanda.
Eppur Cassano… Antonio Cassano opaco contro gli inglesi, eppure FantAntonio è l’azzurro che vanta più gol nelle fase finali degli Europei. Gli sono bastate tre reti — due a Portogallo 2004 e uno a Euro 2012 — per sistemarsi in cima a una classifica che dimostra come l‘Italia agli Europei fatichi a esprimere un cannoniere. Ai Mondiali la nostra storia è piena di attaccanti-goleador: Paolo Rossi ad Argentina ’78 e a Spagna ’82, Totò Schillaci a Italia ’90, Robi Baggio a Usa ’94. In Europa no. Cassano a tre e poi Casiraghi, Inzaghi, Pirlo e Totti a due.
Gli scontenti. L’ascesa di Alessandro ‘Alino’ Diamanti mette pressione a Cassano, la quale cosa di per sé è positiva. La concorrenza migliora il rendimento. FantAntonio però è imprevedibile… Totò Di Natale mastica amaro. Ha avuto una chance da titolare, ma non ha convinto Prandelli. A Kiev è ripartito dalla panchina, e il c.t., a differenza delle partite con Spagna e Croazia, non lo ha fatto entrare, gli ha preferito Diamanti. Per Seba Giovinco niente altro che pochi minuti contro la Croazia e nelle zone miste degli stadi lo si osserva filare via con la faccia scura. Abbiamo un altro problema in attacco: si chiama scontentezza.