I TRE NOMI DI… STEFANO BORGHI. Il giornalista di Sportitalia consiglia i tre nomi per il mercato delle squadre italiane…
Quinto appuntamento della nuova rubrica della redazione di Sportnews.eu. Ogni giorno ci occuperemo di contattare in esclusiva un giornalista del panorama calcistico italiano chiedendogli TRE NOMI da consigliare ad una squadra del nostro campionato.
Oggi tocca a Stefano Borghi, giornalista e commentatore delle partite di calcio (soprattutto i campionati sudamericani) di Sportitalia che che sceglie di consigliare tre nomi alle nostre big del campionato non scegliendone una in particolare.
“Allora, io credo che parlando di argentini il giocatore più pronto sia Mouche del Boca Juniors, seconda punta “alla Palacio” ovvero un giocatore che tende ad andare sugli esterni e che si fa valere sia nella ricerca del fondo per l’assist che nelle convergenze per il tiro. In questo semestre si è messo anche a segnare con continuità (è il capocannoniere del Boca) e soprattutto ha limato quelle criticità caratteriali che fin qui lo avevano limitato, inquadrandolo come immaturo. Ora mi sembra pronto per una squadra di media fascia, non costa neanche tantissimo”.
“In Brasile un elemento che mi piace tantissimo è Paulinho del Corinthians, ha una capacità tattica pazzesca perchè si fa valere in fase difensiva ma soprattutto ha tempi di inserimento letali che lo portano a garantire una quantità importante di gol, sia di testa che di piede. Ha energia, è intenso e maturo, può giocare sia in un centrocampo a tre che in una mediana a due (con al fianco un interditore puro, come Ralf ad esempio suo attuale compagno al Timao), insomma sarebbe un ottimo acquisto”.
“Avendo citato un attaccante e un centrocampista manca un difensore, e credo che in questo senso il vero talento sia proprio in Italia: parlo ovviamente di Ogbonna, che ha una valutazione alta e che secondo me dovrebbe rimanere al Torino per fare un’annata di consolidamento in serie A in un club che conosce molto bene, però per il futuro credo che abbia mezzi e personalità per diventare uno degli interpreti più importanti del suo ruolo”.
LE BIOGRAFIE DEI TRE CALCIATORI
PABLO NICOLAS MOUCHE
Nasce a San Martin, Buenos Aires in Argentina l’11 Ottobre del 1987. Attaccante argentino, inizia la sua carriera nell’Estudiantes Buenos Aires (da non confondere con il Club Estudiantes de La Plata), totalizzando 25 presenza, ed una sola rete. Nel 2006 passa all’Arsenal de Sarandì, dove non ha molta fortuna (4 presenze ed anche qui un gol) e nel 2007 effettua il salto di qualità definitivo, andando nel Boca Juniors, dove fino ad oggi in 84 presenze, ha realizzato 14 reti. Per quanto riguarda la nazionale, dal 2007 al 2011 ha militato nell’under 20 dell’Argentina (3 gol in 9 presenze) e dallo scorso anno, è stato convocato anche nella nazionale maggiore totalizzando 2 reti in 5 presenze.
JOSE’ PAULO BEZERRA MACIEL JUNIOR, conosciuto come PAULINHO
Nasce a San Paolo il 25 Luglio 1988, centrocampista brasiliano, che ha militato nelle giovanili della Portuguesa e del Pao de Acucar. A 18 anni va via dal Brasile, per arrivare in Europa, precisamente nella squadra del Vilnius, in Lituania, dove in 38 partite giocate, realizza 5 reti. Poi nella stagione successiva, va in Polonia, nell’LKS Lodz, dove totalizza 18 presenze, senza mai segnare. Nel 2008 ritorna in Brasile, non disputando neanche una partita con il Pao de Acucar, e nella stagione 2009-2010 passa al Bragantino (6 gol in 28 presenze) e infine a stagione conclusa, passa al Corinthians, dove attualmente ancora gioca. In due stagioni con il club brasiliano ha totalizzato 62 presenze, realizzando 12 reti.
ANGELO OBINZE OGBONNA
Sraordinarie doti fisiche e ventitre anni appena compiuti con un futuro roseo davanti a lui, questo e molto altro è Angelo Ogbonna. Il difensore del Torino è nato a Cassino in provincia di Frosinone da genitori nigeriani. Il fisico imponente attirano l’attenzione della società granata che a 14 anni lo rileva dal Frosinone nel 2002. Con i piemontesi fa la trafila giovanile fino al 2006 qundo esordisce in prima squadra raccimolando 4 presenze. L’anno successivo va in prestito in Serie C al Crotone per una stagione prima di fare ritorno al Torino. Tra le fila granata guadagna via via spazio diventando titolare innamovibile e attirando le attenzioni delle big italiane ed europee. Nel 2009 viene convocato anche dalla nazionale nigeriana, ma rifiuta nella speranza di indossare la maglia azzurra. Desiderio che si avvera con Cesare Prandelli nel 2011 che li inserisce prima nelle amichevoli di preparazione all’Europeo e poi nella lista dei 23 per la manifestazione. Le big sognano di strappare l’italonigeriano al Toro, ma il presidente Cairo lo ha blindato rnnovandogli, lo scorso febbraio, il contratto fino al 2016 e chiedendo più di dieci milioni per il suo cartellino.
Michele Spuri