MANCINI: “Italia, Mario per sempre”

GAZZETTA DELLO SPORT – «Deve giocare, è il più bravo E con lui l’Italia è più forte» Il tecnico del Manchester City avvisa Prandelli su Balotelli e sull’Inghilterra «Squadra organizzata, il lavoro fatto da Capello ha lasciato il segno»…

L’europeo in costume da bagno. Tra i venti milioni che hanno vissuto di fronte alla televisione la partita Italia-Irlanda, c’è stato anche Roberto Mancini con la sua tribù di parenti e amici, in vacanza in Sardegna. Ecco l’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport:

Italia-Inghilterra vista sotto l’ombrellone?
«E’ una gara equilibrata. A questo punto della stagione, i giocatori sono stanchi e i valori tecnici diminuiscono. E’ la classica partita dove chi segna per primo rischia di vincere. L’Italia è più forte se gioca Balotelli. Guardate l’altra sera: è entrato, ha dato una scossa alla gara, ha segnato un gol splendido».
Uno spot per Mario.
«Non voglio rubare il mestiere a Prandelli che sta lavorando molto bene, ma considero Mario il miglior attaccante italiano. Cassano è una seconda punta. Di Natale è bravo, ma ha caratteristiche diverse rispetto a Balotelli».
Gli inglesi sono contenti che ora ci sia Hodgson: uno di loro.
«Ho letto le dichiarazioni di Rooney sui problemi linguistici di Capello. Mi sembra una sciocchezza: il calcio ha una lingua universale».
Hodgson dice che quest’Inghilterra sta superando le migliori previsioni.
«Hodgson è un inglese italiano. E’ intelligente, bravo, esperto e furbo. È l’uomo giusto per continuare il lavoro avviato da Capello».
[…] Un fuoriclasse come Rooney, un leader come Gerrard, manca però il classico numero 10 che sappia accendere il gioco.
«Lo avevano. Penso a Lampard. Non dimentichiamo che Hodgson ha perso per infortunio giocatori importanti come Lampard e Barry».
Le cose migliori di questo europeo?
«Spagna e Germania sono le migliori, ma si sapeva. Il Portogallo mi è piaciuto quando Ronaldo ha spiccato il volo. Gli azzurri sono in grado di superare l’Inghilterra e di arrivare in semifinale. Poi, tutto è possibile».
Purché ci sia Balotelli.
«Mario è un campione e i campioni ti aiutano a vincere».

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