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E ora sotto a chi tocca Francia in pole, Ucraina la sorpresa

LA GAZZETTA DELLO SPORT (A. Frosio) Domenica a Kiev sfidiamo chi vince il gruppo D: tra Ribery e Shevchenko c’è l’Inghilterra…

(getty images)

Dopo il sospirato passaggio del turno, nei quarti l’Italia affronterà la prima classificata del gruppo D: le avversarie possibili sono Francia, Inghilterra e Ucraina, mentre la Svezia di Ibrahimovic è già fuori. L’ipotesi più probabile, come riporta l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” sembra essere la sfida con una vecchia e ormai consolidata conoscenza, una sorta di rivale perenne. La Francia, che nell’ultima giornata affronta proprio la Svezia eliminata, è l’incrocio più nobile e frequente degli ultimi anni azzurri. Sono 36 gli incontri giocati contro i «cugini»: 18 vittorie azzurre, 10 pareggi e 8 sconfitte. Il ricordo più indimenticabile, per ovvie ragioni, è quello del Mondiale 2006, nella magica notte di Berlino. L’ultimo confronto è nelle qualificazioni per Euro 2008 quando con i francesi arrivò un pesante un 1-3 da cui Donadoni era dovuto partire dopo la sbornia in Germania. Dal punto di vista del fascino calcistico, sarebbe entusiasmante ritrovare, dopo tanto tempo, l’Inghilterra. Nella fase finale di un grande torneo non sfidiamo infatti i maestri, che poi maestri non sono più da tempo, dalla finalina per il terzo posto del Mondiale 1990: vinsero gli azzurri 2-1. Prima ancora, ci fu l’1-0 firmato Tardelli nella prima partita dell’Europeo italiano nel 1980. Contro l’Inghilterra abbiamo giocato 22 volte: il bilancio è di 9 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte (ma con 26 gol fatti e 28 subiti). La terza possibile avversaria degli azzurri è l’Ucraina di Andriy Shevchenko, che per qualificarsi da prima deve però battere l’Inghilterra e sperare che la Francia non batta la Svezia. La giovane età del Paese organizzatore riduce ovviamente i precedenti, del tutto favorevoli agli azzurri (mai sconfitti, 6 vittorie, un pareggio, con 14 gol fatti e appena 2 subiti). Già una volta, l’Italia ha trovato l’Ucraina nei quarti: era il Mondiale 2006, Zambrotta e la doppietta di Toni proiettarono la Lippi-band verso l’Olimpo.

Redazione Sportiva