EURO 2012. Procedimento Uefa contro il razzismo dei tifosi croati

L’Uefa ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti degli ultras croati

(getty images)

Oltre al lancio di razzi e petardi, durante Croazia- Italia giocata a Poznan giovedì scorso, i tifosi croati hanno offerto uno spettacolo poco edificante fatto di canti e simboli a sfondo razzista. L’Uefa ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti della Federcalcio croata (HNS) e martedì prossimo l’organo di Controllo e Disciplina dell’Uefa valuterà la questione.

Nel corso del match, oltre ad aver fischiato l’inno italiano, i supporter croati hanno lanciato in campo una banana apparentemente come gesto di scherno dalle connotazioni razziste nei confronti di Mario Balotelli quando l’attaccante del Manchester City è uscito dal campo, sostituito da Di Natale. Il razzismo in Polonia e Ucraina, con relative manifestazioni e incidenti, è una delle principali preoccupazioni degli organizzatori di Euro 2012 ma i responsabili dell’Uefa hanno annunciato una politica di “tolleranza zero” verso fenomeni di razzismo e xenofobia.

La Figc aveva inviato all’Uefa una lettera ufficiale in cui esprimeva «forte rammarico» per i fischi all’inno di Mameli di alcuni gruppi di tifosi avversari, lasciando all’organismo che governa il calcio europeo «ogni valutazione» su quanto avvenuto in occasione delle partite con la Spagna, domenica scorsa, e poi con la Croazia giovedì. La Federazione croata è già stata condannata dall’Uefa ad una ammenda di 25.000 euro per il comportamento dei suoi sostenitori durante la partita con l’Irlanda. Vista la reiterazione dei comportamenti stavolta la punizione potrebbe essere più severa.

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