GAZZETTA DELLO SPORT – Non convince l’attaccante del Manchester City. Maggio e Giaccherini salgono poche volte…
Se con 2 punti in 2 partite rischiamo di essere biscottati e rispediti in patria; se per segnare 3 gol, questa Nazionale ha impiegato 7 mesi (da novembre a giugno) e ora potrebbe essere costretta a farlo in 90 minuti, qualche problemino c’è. ESTERNI – Maggio e Giaccherini hanno sgobbato parecchio, il loro contributo al pressing è stato prezioso. Giaccherini ci ha messo qualcosa di più. Balzaretti ha più piede da terzino. Ma ricordate un cross, un’assistenza decisiva, un tiro pericoloso dei due in 180 minuti? Troppo poco in fase offensiva. Con due esterni che hanno una fase su due in avaria, il 3-5-2 fatica a decollare.
In entrambe le partite siamo calati alla distanza. «Duriamo 60 minuti», certifica Prandelli. Per il c.t. è questione di testa: ci accontentiamo di difendere bassi e arretriamo. […]
BALOTELLI – Al momento è il problema numero uno, perché doveva essere il valore aggiunto ed è diventato il caso da risolvere. La sensazione è che questa maglia, che adora, gli pesi come nessun’altra. Mario ha aspettato 18 anni per avere un foglio che lo certificasse italiano. Non è il ragazzo sfrontato che segnava gol-scudetto a 17 anni.
ATTACCO – Il c.t. è convinto di avere una batteria d’attacco variegata e sufficiente. Conta molto sul contributo offensivo di mediani che però, logorati dal pressing, non possono arrivare lucidissimi al tiro. Ma sopravvive il sospetto che un’altra prima punta (Matri, Pazzini, Osvaldo…) avrebbe fatto comodo. La Germania ha un Klose di scorta. La Russia tiene fuori due bei centravanti: Pavlyuchenko e Pogrebnyak. Sfondare con Giovinco, nell’emergenza, non è la stessa cosa.