ROMA. SPALLETTI: «Totti attaccante, una volpe nel pollaio»

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il tecnico dello Zenit, Spalletti: «Prima punta? Perfetto». Invece Zeman non ha deciso dove schierare il capitano…
(Getty Images)

 

Nella straordinaria carriera di Francesco Totti, sono stati due i tecnici che con le loro decisioni sono risultati decisivi nella sua storia calcistica: Zdenek Zeman e Luciano Spalletti. Il primo lo inventò esterno sinistro dopo che con Mazzone ballava tra trequartista e seconda punta; il secondo lo trasformò in centravanti puro nel 4-2-3-1 che fece sognare Roma. Proprio il tecnico toscano, come riferisce ‘La Gazzetta dello Sport’,  spiega: «Secondo me da finalizzatore funzionò bene, fu un momento importante della sua carriera». La trasformazione avvenne il 18 dicembre 2005, quando a Genova (contro la Samp) Spalletti era privo di Cassano, Montella e Nonda. Fu proprio in quel momento che il tecnico di Certaldo si inventò lì Totti. «Ma fu soprattutto lui ad indicarmi la strada da seguire, giocatori di questa pasta si modellano da soli — continua SpallettiE poi avvicinare Francesco all’area di rigore è come mettere la volpe vicina al pollaio: trova sempre lo spazio per creare terrore. Totti fa gol, è bravo a mandare, a non dare punti di riferimento e quando calcia trova sempre i cantucci (angoli in toscano, ndr). Io, poi, ho sempre valutato gli equilibri di squadra: lì è libero di fare quello che vuole, senza compiti di copertura. Dove lo metterà Zeman? Lui lo conosce bene, quella del boemo a Roma è una scelta che mi intriga, che ha acceso l’entusiasmo della gente come una pila che si autoricarica».

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