L’ex centravanti della nazionale non crede in un accordo tra Croazia e Spagna per danneggiare gli azzurri. E su Totti dice: “Può essere il Messi della Roma”
Pierluigi CASIRAGHI, ex centravanti della Lazio e della nazionale azzurra, ai microfoni di Radio Manà Sport durante la trasmissione “1900 Laziali Doc” rivela di non avere ricevuto ancora offerte di lavoro ne in A o B o C, ma non fa drammi. “Saprò cadere e rialzarmi con le mie forse”. Queste le dichiarazioni dell’ex bomber sugli azzurri e sulle “romane”:
NIENTE BISCOTTO– “L’Italia deve credere nella qualificazione. La partita di ieri un po’ di amaro in bocca l’ha lasciato, però c’è ancora un’altra partita quindi il passaggio del turno non è compromesso. L’Italia deve battere l’Irlanda, poi si vedrà il risultato di Spagna-Croazia. Gli azzurri ci devono credere fino alla fine, la nazionale di Trapattoni finora mi è sembrata poca cosa, mentre la Spagna è nettamente più forte della Croazia e forse di tante squadre di questo europeo. Per mentalità credo che farà la sua partita. Nell’ultima partita sia i campioni del mondo che i croati cercheranno di vincere senza fare calcoli. La mia favorita per la vittoria finale? Torres ha dimostrato di essere in ottima forma sin dal primo minuto. Vincere un Europeo non è semplice ma sicuramente la Spagna ad oggi è la squadra che gioca meglio”.
TOTTI, IL MESSI DELLA ROMA. ZEMAN? OTTIMA SCELTA– Casiraghi si sofferma anche sul ritorno di Zeman a Roma: “E’ stata un’ottima scelta quella della società giallorossa di puntare sul tecnico boemo. Io l’ho avuto alla Lazio, farà svolgere una grande preparazione per partire subito nel migliore dei modi, avrà grandi motivazioni. Totti? Sia da centravanti che da esterno sinistro dovrà star molto bene fisicamente perchè Zeman richiede movimenti in continuazione. Per la sua qualità, può fare nella Roma quello che fa Messi nel Barcellona, che agisce partendo dal centro dell’attacco con libertà di azione. E’ un giocatore di così grande qualità che può sempre fare la differenza. La dieta ‘wash out’ di Zeman? E’ massacrante nella prima parte del ritiro. Ai tempi della Lazio, noi andavamo in pizzeria di nascosto o ci rifornivamo in camera di Winter dove trovavamo sempre qualche panino. I giocatori della Roma faticheranno molto ma ne trarranno vantaggio durante il campionato”.
SULLA LAZIO. NON CONOSCO PETKOVIC– “Zola e Lotito si erano incontrati e sportivamente conosciuti qualche mese fa, ma dopo quell’appuntamento non ce n’è stato un secondo, segno che il presidente della Lazio nel frattempo aveva cambiato idea, cosa che nel calcio spesso può accadere. Per questo motivo non se ne è fatto più niente. Ora sulla panchina laziale è arrivato Petkovic che non conosco, però presumo che sia un ottimo allenatore, da quello che ho letto ha fatto bene nel campionato svizzero”.