Stefano Mauri e Omar Milanetto da ieri sono liberi. Dopo che il pm Di Martino ha dato parere favorevole, il gip di Cremona Salvini ha revocato ad entrambi gli arresti domiciliari concessi il 4 giugno. La decisione del magistrato, che ha giudicato inutile il mantenimento delle misure cautelari (nessun pericolo di fuga o di reiterazione del reato), non ha però indotto i legali del centrocampista della Lazio a ritirare la richiesta di annullamento del provvedimento di custodia cautelate presentata al Tribunale del Riesame di Brescia: la discussione è in programma oggi pomeriggio. L’obiettivo è quello di dimostrare che da parte di Mauri non c’era «una costante disponibilità ad alterare, in cambio di denaro, il naturale risultato di partite a favore del gruppo degli zingari». «Ci sembra strano che senza una nostra richiesta, Mauri sia stato scarcerato definitivamente il giorno prima della verifica del Tribunale del Riesame. Forse non c’erano neppure i motivi per arrestarlo», ha detto a Sky l’agente del giocatore, Tiziano Gonzaga. Salvini ha motivato la sua decisione sottolineando che «le indagini sono ormai in una fase molto avanzata» e che tutti gli interrogatori sono stati conclusi. «In tempi brevi è prospettabile solo quello di Gegic Almir, figura peraltro di rilievo all’interno dei fatti per cui si procede», ha aggiunto Salvini con la convinzione che il serbo a breve si costituirà. Questione di giorni? Vedremo…[…]