GAZZETTA DELLO SPORT – Il c.t. non dà la formazione: «Ho un unico dubbio». E fa il misterioso sulle punte: «Balotelli concentratissimo, Di Natale dà profondità»…
La pacchia è finita. Cesare Prandelli non annuncia più la formazione a reti unificate. Bei tempi quando veniva in conferenza stampa e sgranava gli undici cognomi. Ragion per cui il c.t. azzurro si è abbottonato la giacca: «Non voglio dare vantaggi agli avversari». Unica concessione: «Non ho tanti pensieri, ho un unico dubbio. Sto pensando a qualcosa. Ho riflettuto, aspetterò fino all’ultimo momento». Quale dubbio? Alcuni hanno pensato a Giaccherini-Balzaretti, altri si sono spinti fino a Thiago Motta-Nocerino. Depistaggi. Il dubbio è un «dubbione» e riguarda l’attacco: Balotelli o Di Natale? Il bello, o il brutto, è che Prandelli è riuscito a parlare bene sia dell’uno (Di Natale) sia dell’altro (Balotelli). «Il tema è attaccare l’area avversaria. Ci sono giocatori che hanno i tempi giusti e vivono su questa situazione. Dobbiamo esasperare la ricerca della profondità». Se a queste parole abbinate l’immaginetta di Di Natale, non sbagliate. «Come ha visto Mario in questi giorni?». Risposta: «Concentrato più del solito. E questa è una bella cosa». Traduzione: «Balo» in allenamento ci ha dato dentro. Come finirà? Lo scopriremo oggi alle 18.
Nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico azzurro ha parlato anche di Cassano: «Nel primo tempo contro la Spagna ha dato tutto ciò che aveva, il cento per cento di se stesso. È al 70% della condizione, ma se dà il massimo mi basta, è tanta roba lo stesso. Ha tirato in porta, ha servito la palla gol a Thiago Motta, ha dato profondità (rieccola, ‘sta benedetta profondità, ndr). Se Antonio continua così, va bene». Su De Rossi: «De Rossi può essere il valore aggiunto di un’idea di gioco. Dipende da come interpretiamo la partita». Più in generale: «Contro la Croazia servirà un’attenzione attimo per attimo».