Nel pomeriggio le due tifoserie sono venute a contatto ed è dovuta intervenire la polizia per sedare i parapiglia..
Forte tensione oggi pomeriggio a Varsavia a causa degli scontri fra hooligans polacchi e russi che hanno provocato almeno 56 arresti e 10 feriti. I disordini sono avvenuti mentre i tifosi russi, scortati dalle forze dell’ordine, stavano raggiungendo lo stadio. Fra i feriti vi sono russi, polacchi e anche un tedesco. Nel darne notizia, i media polacchi riferiscono che è già in viaggio da Mosca verso Varsavia Mikhail Fiedotov, consigliere del presidente Vladimir Putin, che avrebbe detto prima di partire: «Bisogna allentare la tensione e non permettere altri incidenti». Il corteo dei russi, autorizzato dalle autorità municipali era stato attaccato dagli hooligans polacchi che, nonostante la massiccia presenza delle forze d’ordine giunte anche da altre località, hanno lanciato petardi e fumogeni provocando feriti e danni. Testimoni oculari hanno confermato all’Ansa che gli scontri sono avvenuti sia in testa sia in coda al corteo. La polizia ha usato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua contro i manifestanti. La calma è stata ristabilita dopo una ventina di minuti e il corteo ha potuto raggiungere lo stadio nazionale dove in serata è in programma la partita fra le nazionali di Russia e dei padroni di casa della Polonia. Prima della marcia, organizzata in concomitanza con la loro festa nazionale a partire dal 1990 per ricordare la dichiarazione di indipendenza, i russi si sono riuniti sul lato sinistro del fiume Vistola e la marcia ha attraversato il ponte per raggiungere lo stadio che si trova sul lato destro del fiume. La tensione e gli scontri hanno creato panico nelle vicinanze dello stadio. Solo quando la polizia ha riportato la calma la gente è tornata a mettersi in fila per entrare allo stadio