CALCIOSCOMMESSE. NASSI: “Si sta giocando con la vita delle persone per niente”

L’attaccante dell’Alessandria ha aggiunto: “Io sono più che penalizzato, non ho mai fatto un illecito, né tantomeno ho provato a farlo”…

 

(Getty images)

 

 Maurizio Nassi, attaccante dell’Alessandria, ha parlato ai microfoni di Sky Sport 24 nel giorno del processo per il quale il procuratore Palazzi ha chiesto 4 anni di squalifica nella requisitoria del processo sportivo sul calcio scommesse davanti alla Commissione disciplinare nazionale per i fatti che risalgono a quando era tesserato prima con l’Ancona poi con il Mantova. Ecco le sue parole:

“Io sono più che penalizzato, non ho mai fatto un illecito, né tantomeno ho provato a farlo. Si sta giocando con la vita delle persone per niente. Non ho fatto nulla e rischio di prendere 4 anni di squalifica, che significa il doppio di Carobbio che ha ammesso di avere venduto non so quante partite. Per me sarebbe la fine della carriera. Al giorno d’oggi dopo una vita spesa nel calcio non puoi mandare a casa un padre di famiglia senza motivo. In questo processo ho messo la faccia e continuo a farlo perché credo nella giustizia. Vorrei continuare a fare il mio lavoro con dignità come ho sempre fatto. Dopo 20 anni di calcio mi sono reso conto solo ora di non avere a fianco tanti amici come mi dicevano di essere. Ho vicino solo il mio avvocato e la mia famiglia”. Nassi oggi si e’ presentato nelle aule dell’ex Ostello della Gioventù del Foro Italico con una maglietta con la scritta “Sono Maurizio Nassi” in polemica con un quotidiano che aveva messo la sua foto parlando scrivendo invece di Carobbio

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