LA GAZZETTA DELLO SPORT. (M. Galdi) L’ex portiere azzurro e Silvio Giusti accusati di frode sportiva…
Come riporta l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport“, la Procura di Napoli ha chiuso le indagini, atto propedeutico a una possibile richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Matteo Gianello (ex portiere di riserva del Napoli) e di Silvio Giusti (ex calciatore del Chievo). L’accusa è pesante: associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva per il tentativo di illecito in Sampdoria-Napoli. Articolato l’atto della Procura napoletana che mette in luce i rapporti tra Gianello e Giusti e, soprattutto spiega come il reato di frode sportiva sia un reato «di pericolo» che non necessita della riuscita del tentativo di illecito. Tutto si basa soprattutto sulle ammissioni che lo stesso Matteo Gianello ha fatto davanti ai magistrati nell’interrogatorio del 15 giugno 2011. È lui a raccontare che su pressione di Giusti aveva offerto soldi per perdere la partita con la Sampdoria, a Paolo Cannavaro e Gianluca Grava. Entrambi i calciatori hanno negato questa circostanza. Per molte delle persone indagate in un primo momento, invece, la posizione è stata archiviata in quanto non sono emerse delle «rilevanze penali». Napoli-Parma del 10 aprile 2010, Lecce-Napoli del 8 maggio 2011, Brescia-Catania della stessa data, Napoli-Inter del 15 maggio, Catania-Roma della stessa giornata e Palermo-Chievo del 22 maggio, sono le partite esaminate dai magistrati che comunque hanno trasmesso gli atti al Procuratore federale Stefano Palazzi che dovrà verificare l’esistenza di «rilevanze sportive». Da quello che emerge avendo Gianello ammesso il tentativo di illecito ed essendo all’epoca un tesserato del Napoli questo potrebbe portare ad un deferimento per responsabilità oggettiva. Da valutare la posizione di Cannavaro e Grava relativamente alla circostanza di una omessa denuncia. Per quanto riguarda la possibilità che il Napoli venga escluso dalla Europa League, le ipotesi sono diverse. Per l’Uefa il coinvolgimento diretto o indiretto in frodi sportive comporta l’esclusione dalle Coppe europee, ma il legale del Napoli, Mattia Grassani, segnala come l’articolo 50 dello statuto Uefa stabilisce che è necessaria una «valutazione» della questione. Questa sarà la battaglia del Napoli: Gianello per la squadra non contava nulla.