Kakhaber Kaladze si difende dalle accuse di coinvolgimento nella vicenda calcioscommesse…
Queste le sue parole in un’intervista al quotidiano online ‘Il Vostro’: «Sono una persona pulita, non ho mai giocato neanche una schedina in vita mia». Con Altic «Solo rapporti occasionali. Fu Sculli a presentarmelo. Me lo presentò come Sergio, ad una cena della squadra. Me lo ha presentato come suo amico. In tutta la mia vita lo avrò visto cinque-sei volte, sempre a cene di gruppo con altra gente. Salvo una volta quando Sculli mi chiese il favore di accompagnarlo alla presentazione di una squadra di calcio a Serravalle». Kaladze ha voluto precisare anche l’argomento presente nell’ordinanze sulle «porte». «Questa cosa delle porte mi ha fatto sorridere. Perchè si trattava davvero di porte! In quel periodo stavo seguendo un progetto di ristrutturazione di un albergo a Kobulety. Presi contatto sia con fornitori italiani, sia con architetti georgiani che mi proposero diversi progetti. Probabilmente Sergio, come si faceva chiamare, seppe questa cosa e mi chiese se ero interessato ad acquistare porte e piastrelle. All’inizio gli dissi di si, ma poi mi resi conto che mi sembrava tutto gestito piuttosto approssimativamente, non riuscivo ad avere ne‚ quantitativi disponibili, ne‚ misure e prezzi precisi e quindi tagliai il discorso». Infine il difensore dichiara di aver apprezzato le parole del pm e esprime tutta la sua fiducia nella giustizia: «Ho assoluta fiducia nella giustizia e ho apprezzato le parole del pm che nella conferenza stampa ha voluto differenziare la mia posizione rispetto ad altre. Credo che di fronte a quello che è successo sia giusto che abbiano voluto approfondire ogni aspetto. Proprio per questo ho chiesto immediatamente, tramite i miei difensori, di essere interrogato per chiarire la mia totale estraneità alla vicenda».