CALCIOSCOMMESSE. CRISCITO forse non sapeva. Ora la polizia vuol capire a cosa alludeva BUFFON

RASSEGNA STAMPA – LA GAZZETTA DELLO SPORT – (Francesco Ceniti – Roberto Pelucchi) – Contro il difensore c’è solo la foto con gli ultrà e il pregiudicato. “Meglio 2 feriti di un morto”: il portiere atteso per spiegazioni…

(Getty images)

 

Il difensore si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato? E’ probabile.

I sommersi e i salvati. Oppure Domenico Criscito e Leonardo Bonucci. Si è molto discusso sulla posizione dei due azzurri: il primo indagato e perquisito a Coverciano su ordine di Cremona; il secondo formalmente all’oscuro di qualunque atto formale, nonostante il provvedimento che lo riguarda c’è, ma è diventato competenza della Procura di Bari. Criscito non giocherà all’Europeo, Bonucci partirà a giorni per la Polonia. E c’è un ulteriore sviluppo su Gigi Buffon. La frase “Meglio due feriti di un morto”, ha suscitato la curiosità anche della polizia. Si trattava di un’uscita spericolata oppure Gigi è a conoscenza di fatti legati alle inchieste? E’ ciò che vuole appurare la polizia, che potrebbe sentire il numero 1 azzurro prima di Euro 2012 come persona informata sui fatti.
La foto fatale. Al di là degli aspetti legati al codice etico, in questa fase iniziale delle indagini si può tentare di soppesare le posizioni. Qualcosa non torna. L’ex giocatore del Genoa entra nell’ordinanza e dunque nell’inchiesta ‘New last bet’ per alcune foto che lo ritraggono in compagnia di Sculli (il pm voleva arrestarlo), capi ultrà e un pregiudicato. Stop. Non c’è altro. La domanda è una: si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato? Leggendo le carte, sembrerebbe proprio di sì. In sostanza Criscito va al ‘summit’ credendo di parlare con i ‘tifosi’ e si ritrova con Sculli e il pregiudicato bosniaco. Probabilmente non sa nulla della combine che si sta orchestrando su Lazio-Genoa. Certo, gli inquirenti trovandolo nel posto sbagliato hanno il dovere di accertare la verità. E dunque la perquisizione e tutto il resto è funzionale a sgomberare ogni sospetto, dimostrando l’innocenza del giocatore (in caso contrario, aggravandone la posizione). Se fosse andata così, Criscito dovrà comunque fare il mea culpa per le compagnie pericolose. Da evitare sempre. Come gli ha ricordato il presidente Abete: “Fra i comportamenti inaccettabili c’è sicuramente anche il frequentare personaggi ‘al limite’. Se si ha un ruolo, bisogna anche avere la capacità di tenere comportamenti in linea con lo stesso. A volte, fanno più danni gli ambienti che si frequentano dei propri limiti o mancanze”. La sola foto basta e avanza alla Figc per spiegarne l’esclusione. Sarà utilizzato con tutti lo stesso metro?
Le accuse di Masiello. Su Bonucci pesano, invece, le accuse di Andrea Masiello: prima di essere arrestato, ai pm di Cremona e Bari aveva svelato tra le tante combine anche quella tentata per la trasferta di Udine. “C’era il consenso dei miei compagni Belmonte, Bonucci e Salvatore Masiello, che poi aveva telefonato a Pepe per trovare una sponda. Rifiutata”. Una accusa diretta di un giocatore che ha collaborato con i magistrati. Bonucci è stato ascoltato due volte a Bari: ha sempre negato ogni addebito. Ma le indagini sono ancora in corso: in particolare si aspetta un accertamento tecnico su un telefonino. Questo passaggio potrebbe rafforzare le accuse di Masiello e inguaiare Bonucci. Oppure smontarle: in quel caso potrebbe arrivare l’archiviazione. Nel frattempo sarà notificato l’avviso di garanzia al difensore? E’ quello che la Federcalcio ha chiesto direttamente alla Procura di Bari. Il timore era che arrivasse durante l’Europeo. Abete ha avuto rassicurazioni: non accadrà. Forse se ne parlerà tra 40/45 giorni. E la finale di Kiev si gioca il primo luglio…

Gestione cookie