TERREMOTO. Abete: “Impensabile pensare di giocare. Bisogna rispettare il lutto”

Il Presidente della Federcalcio Giancarlo Abete ha commentato la scelta di sospendere la gara della nazionale di stasera, in ricordo delle vittime del terremoto in Emilia

(getty images)

Giancarlo ABETE, Presidente della Federcalcio, dopo l’annullamento dell’amichevole Italia-Lussemburgo a Parma in seguito al sisma che ha colpito il nord Italia, torna su questa scelta e dichiara: «Ci sono delle priorità e stasera non si poteva veramente giocare. Non sarebbe stato giusto essere noi al centro dell’attenzione in una giornata come questa. Giocare non sarebbe stato neanche sicuro per tanti motivi. È giusto rispettare il lutto di tutto il Paese, non si poteva davvero pensare di scendere in campo con questa situazione in via di sviluppo». Gli azzurri erano in albergo quando, intorno alle 9 di questa mattina, è stata avvertita la prima scossa. Il vicepresidente federale Demetrio Albertini, invece, era in visita alla scuola Rondani. Erano molte le iniziative parallele all’amichevole di stasera organizzate dalla Federazione, che alla fine sono state annullate.

«Da subito la soluzione più logica è apparsa quella del rinvio», racconta Albertini. «Lo stadio era agibile, ma il pensiero è immediatamente andato alle vittime. Poi abbiamo pensato che in questa situazione sarebbe stato preferibile non impegnare le forze dell’ordine per la partita». Annullato anche il pranzo ufficiale al Teatro Regio e tutte le iniziative con i dirigenti del Lussemburgo. L’Italia di Cesare Prandelli è ripartita dopo pranzo per Coverciano e nel pomeriggio effettuerà un allenamento a porte chiuse. Domani si comincerà a preparare l’amichevole di venerdì contro la Russia a Zurigo e ci sarà spazio anche per la foto ufficiale della squadra.

 

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