RASSEGNA STAMPA – LA GAZZETTA DELLO SPORT – (Alessandra Bocci – Carlo Laudisa) – Il francese accetta il ribasso dello stipendio e il rinnovo è vicino. L’accordo escluderebbe l’ingaggio del romano del Liverpool…
Mathieu Flamini si era preso un po’ di tempo per decidere, ma ora è quasi pronto a dare la sua risposta al Milan: che dovrebbe essere un sì, anche se ci sono ancora piccole differenze sulla questione dell’ingaggio. Flamini aveva uno stipendio molto alto per i valori attuali del Milan: guadagnava con il vecchio contratto più di quattro milioni di euro, una cifra legata al fatto che il centrocampista francese era stato preso a parametro zero. Adesso la situazione è diversa, soprattutto in pochi anni sta cambiando l’economia del calcio. E Flamini ha ricevuto dal Milan una proposta per un ingaggio più che dimezzato.
Non solo soldi. Il Milan avrebbe proposto un biennale a un milione e 600mila euro netti all’anno, il francese vorrebbe arrivare almeno a due. Probabilmente ci si incontrerà a metà strada, e quindi in due anni il francese arriverebbe a guadagnare in due stagioni meno di quanto guadagnava prima in una. Ma è il segno dei tempi, il francese mostra di sentirsi comunque bene a Milano e pronto al sacrificio economico: così già in settimana potrebbe essere ufficializzato il sì. La conferma di Flamini porterebbe a otto elementi il centrocampo di Allegri, che già ha a disposizione Ambrosini, Nocerino, Emanuelson, Boateng, Strasser, Montolivo e Traoré.
Ritocchi. Certo, Allegri puntava ad avere qualcosa in più, un altro uomo di qualità almeno. Ma per il momento la rosa dovrebbe completarsi con Flamini. E anche Aquilani, che sperava di restare al Milan, dovrà guardarsi intorno, o abituarsi alla prospettiva di una lunga attesa. Il Liverpool non ha ancora deciso chi sarà il suo nuovo allenatore, e se per caso la panchina dovesse toccare di nuovo a Benitez, l’uomo che ha portato il romano a Anfield, il centrocampista sarebbe contento di tornare. Per il momento il procuratore di Aquilani, Zavaglia, sta raccogliendo altre proposte, ma non vuole pronunciarsi, non prima che il Liverpool si sia riorganizzato per il futuro. Anche nel caso di Aquilani, comunque, il problema, oltre che nel prezzo del cartellino (il Liverpool aveva fissato il riscatto a otto milioni) sta nell’ingaggio: Alberto ha ancora due anni di contratto a quattro milioni netti a stagione con il Liverpool, e il Milan non ne offrirebbe più di due. Aquilani aveva già accettato un supertaglio dell’ingaggio per l’anno vissuto a Milano in prestito, ma ora è in cerca di rassicurazioni e stabilità.