GAZZETTA DELLO SPORT – Il tecnico: «Non si può prescindere da quei due. Il nostro spogliatoio non è un casino»
Massimiliano Allegri ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, nella quale parla della stagione appena trascorsa e di futuro.
Ecco una parte dell’intervista:
Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva, dice Massimiliano Allegri, resteranno al Milan. «Da qui ad agosto, può succedere di tutto sul mercato. Ma non può succedere che loro se ne vadano».
Come fa a esserne certo?
«Perché ne abbiamo parlato con il presidente Berlusconi »[…]
Ibra e Cassano sono giocatori problematici?
«Hanno un carattere diverso da altri, ma lo spogliatoio del Milan non è nel caos come qualcuno ha voluto far credere. Sono usciti giocatori importanti, nel mio biennio ci sono state una decina di partenze. Erano calciatori cresciuti nel Milan, ma questo non vuol dire che l’ambiente sia da ricostruire».
Chi sarà il nuovo leader?
«Il leader lo sceglie la squadra. Non è che uno arriva la mattina a Milanello e dice “buongiorno, sono il vostro leader”. Ci sarà una scelta naturale, se ci sarà. Una squadra può vivere anche senza leader e puntare su un gruppo affiatato».
[…] E si torna a loro. A chi dei due farebbe fare il capitano?
«Il capitano è Ambrosini e dopo di lui c’è Abbiati».
Qualche critico potrebbe dirle che lasciare andare via Pirlo non è una cosa normale.
«E io le rispondo che l’addio di Pirlo al Milan è stato anche una scelta di Andrea e della società». […]
Si arrabbia quando le dicono che le piacciono i giocatori muscolari?
«No, ma non è vero.» […]
A proposito di Conte: ha telefonato a Galliani, una chiamata distensiva, tipo “qua la mano”. Lei darebbe la mano a Marotta?
«Perché, scusi? Io non ho litigato con nessuno e non deve stringere mani a nessuno. Ero incazzato perché avevo perso lo scudetto e lo sono ancora. E poi facevo solo battute. Marotta è permaloso».
[…] Si è mai sentito solo in questa seconda stagione al Milan?
«Solo no, anche se c’erano delle difficoltà. Ma non ho mai pensato di andarmene né di dover andare via».
Che cosa risponde ai giocatori che la accusano di parlare poco?
«Chissà come mai, parlo poco soltanto con quelli che non giocano… Purtroppo quando sei giocatore a volte una parola non basta, e nemmeno due, o cento». […]
Quando ha visto il Chelsea che ha vinto la Champions che cosa ha pensato?
«”Meno male che non ho fatto il catenaccio come Di Matteo, sennò mi massacravano”. Scherzo, solo un ignorante può ridurre un’ottima partita tattica con il termine “catenaccio”. Il Chelsea è stato bravo». […]