RASSEGNA STAMPA – LA GAZZETTA DELLO SPORT – (G.B. Olivero) – L’offerta è di 6 milioni l’anno, lui ne vuole 8 e la concorrenza del City è spietata. Intanto Marotta prova a prendere Kolarov…
Robin Van Persie a Torino: per adesso solo nelle vesti di turista, ma chissà che alla prima visita non ne seguano altre e magari anche il trasloco. L’attaccante olandese è stato a Torino la settimana scorsa, quando il suo manager Kees Voss ha incontrato Beppe Marotta e Fabio Paratici per fare il punto della situazione e ascoltare la proposta dei dirigenti bianconeri.
La maglia numero 10. Nel blitz italiano Van Persie è stato coccolato in ogni modo. È stato letteralmente guidato nel mondo Juve: giretto in città, visita allo stadio, un’occhiata al centro sportivo di Vinovo e naturalmente un salto in sede per discutere lontano da occhi indiscreti. Le coccole non erano finite. Marotta e Paratici hanno pronunciato frasi molto dolci per l’attaccante che farà 29 anni il 6 agosto, che dal 2004 gioca nell’Arsenal e che è uno degli obiettivi di tutti i grandi club europei. A Robin la Juve ha detto che sarà il campione attorno al quale costruire la squadra in grado di vincere la Champions League: e questa è una differenza rispetto, ad esempio, al Manchester City che ha tanti campioni in rosa e quindi non potrebbe garantire a Van Persie un ruolo da leader tecnico. La Juve ha promesso all’olandese la maglia numero 10, quella che Robin indossa nell’Arsenal e che nella squadra bianconera ha un valore simbolico particolare visto che a luglio cambierà padrone dopo diciannove anni targati Del Piero.
Problema economico. Alla Juve piace Van Persie e a Van Persie piace la Juve. Il problema, come spesso accade, sono i soldi: l’olandese chiede otto milioni all’anno, la Juve non può andare oltre i parametri fissati da tempo e ha offerto sei milioni, in pratica l’ingaggio di Buffon che è il giocatore più pagato della rosa di Antonio Conte. I bianconeri sono convinti che la cifra sia già altissima e che i due milioni mancanti possano essere colmati dal ruolo di primissimo piano che Robin avrà in una squadra in crescita e che nelle intenzioni dei dirigenti dovrebbe aprire un ciclo vincente visto che la base è abbastanza giovane. Tra l’altro il gioco di Conte, fatto di movimenti, di inserimenti, di azioni rasoterra, sembra fatto apposta per esaltare le caratteristiche di Van Persie, che negli anni ha affinato le qualità di goleador senza perdere la facilità nel fraseggio e la pulizia di tocco.
Ipotesi Kolarov. Adesso la Juve è in una posizione d’attesa: sa che il manager di Van Persie sta trattando con molte squadre e soprattutto con il Manchester City e sa anche che sarà impossibile partecipare a un’eventuale asta. L’olandese vestirà la maglia della Juve solo se ne sposerà il progetto al punto da rinunciare a circa due milioni di ingaggio. Robin sa che Marotta e Paratici stanno lavorando intensamente per rinforzare la rosa: è di ieri la notizia di un tentativo per acquistare Kolarov dal Manchester City. Anche per l’olandese quindi sono giorni di riflessione: lasciare la Premier League per la Serie A non è una scelta facile in questo momento, ma la visita a Torino gli è bastata per capire che la Juve sta facendo sul serio.