RASSEGNA STAMPA – IL TEMPO – (Luigi Salomone) – Il club pensa all’ex tecnico verde-oro con Ederson, Breno e forse Nilmar. Resistono le candidature di Zola e Mazzarri, spuntano Almeyda e Tassotti…
Sta nascendo un progetto brasiliano per la Lazio anche se Lotito riflette ancora e non si può scartare nessuna possibilità. Nel borsino per la panchina biancoceleste il nome in grande rialzo è quello di Carlos Dunga, 49 anni da compiere il prossimo 31 ottobre. L’ex tecnico della nazionale verde-oro agli ultimi mondiali del Sudafrica e da un paio d’anni ai margini del grande calcio (ha allenato l’Al Rayyan nel 2010-2011), ha una grande voglia di rientrare nel giro che conta e l’esperienza giusta per confrontarsi col campionato italiano conosciuto da giocatore (ha vestito la maglia di Pisa, Fiorentina e Pescara dal 1987 al 1993). Non è la scelta definitiva ma un candidato eccellente che si aggiunge agli altri. Certo, l’arrivo di Dunga avrebbe come giustificazione logica anche le ultime mosse sul mercato con l’arrivo certo del brasiliano Ederson e quello da perfezionare del connazionale Breno. Oltre quello di Nilmar del Villarreal tornato in ballottaggio con il turco Yilmaz per rinforzare il reparto avanzato che perderà di sicuro Kozak e Alfaro ceduti in prestito. Quindi, scatto Dunga ma non vanno sottovalutate le altre candidature eccellenti. Zola non convince totalmente perché non ha un’esperienza importante da allenatore anche se piace molto dopo il colloquio di febbraio nel quale aveva entusiasmato Lotito col suo progetto tecnico innovativo. Così come non si può mettere da parte il nome di Mazzarri ai ferri corti con il presidente De Laurentiis ma ancora sotto contratto col Napoli. Riuscirà a staccarsi dal suo club e rinunciare ai 2,5 milioni di euro che percepisce di stipendio? Difficile anche se Lotito, solo nel caso la rottura fosse ufficiale, potrebbe fare un tentativo con l’allenatore livornese. Infine un altro potenziale concorrente è Mathias Almeyda, campione d’Italia nel 2000 con la maglia biancoceleste e attuale tecnico del River Plate. In Argentina è considerato un grande stratega, piace molto ai tifosi laziali, soprattutto alle donne, conosce bene l’ambiente e potrebbe rappresentare una scommessa intrigante. Ieri è stato avvistato a Roma Gasperini ma sembra soltanto per un viaggio di piacere e non per incontrare Lotito, così come non si può sottovalutare il nome di Tassotti che era stato seguito a gennaio quando il rapporto con Edy Reja era cominciato a scricchiolare. Tornando al mercato ieri era rimbalzata dalla Germania un’intervista del diesse Tare che annunciava l’acquisto di Breno. Ai microfoni di ‘LazioStyleRadio’ il dirigente biancoceleste ha precisato: “Siamo interessati ad avere un giocatore come Breno ma ci sono delle cose da chiarire perché ha un processo in atto e dobbiamo attendere il verdetto”. Traduzione: Breno vestirà la maglia biancoceleste se il processo per aver incendiato la propria abitazione finirà bene. Su Yilmaz è spuntata la pericolosa concorrenza del Fuhlam ma la Lazio resta in vantaggio anche se prima c’è da risolvere il nodo degli extracomunitari tesserabili (Ederson ha avviato le pratiche per prendere il passaporto italiano e dovrebbe ottenerlo entro un paio di mesi essendo la moglie di Napoli). Sempre per l’attacco Tare potrebbe avere un ritorno di fiamma per Maxi Lopez che il Milan non riscatterà. Infine venerdì prossimo si opererà al tallone d’Achille Stankevicius. Il ritiro estivo di Auronzo di Cadore partirà il 9 luglio a meno di cambi di programma e si chiuderà il 26 dello stesso mese, poi una tourneè in Europa da definire.