RASSEGNA STAMPA – LA GAZZETTA DELLO SPORT – (Luca Taidelli) – Stramaccioni studia la sua Primavera in Indonesia. Segnano Longo e Tremolada. Brilla anche Coutinho…
Alla fine vincono i giovani. Ma soprattutto quella ‘sporca mezza dozzina’ di Primavera che Stramaccioni ha annaffiato durante la stagione e ora vede sbocciare fino a tenere il campo come veterani. Quello che in fondo sono già Coutinho e Jonathan, che entrano nel secondo tempo a dare sprint e idee a conferma che, come dirà il tecnico “l’Inter è stata intelligente in gennaio mandandoli a giocare per riprenderseli e tenerseli stretti dopo cinque mesi di grandissimo livello con Espanyol e Parma”. Strama li piazza nel tridente alle spalle dell’unica punta e i due rispondono presente.
Dalla base alla prima squadra. Reduce dal prestito al Pisa, è l’ultima scoperta di un settore che si giova anche del fatto di essere cresciuto a pane e tridente alla scuola dello stesso Strama. Anche così si spiega che pure i Longo, Terrani e Crisetig giochino con i senatori quasi fossero i compagni con cui il 25 marzo hanno vinto la baby Champions contro l’Ajax. Senza dimenticare Di Gennaro, sicuro in porta al punto da chiamare i tempi delle uscite a Cordoba, che potrebbe essere suo padre, e Biraghi, che dopo un anno con la Juve Stabia a sinistra tiene il campo alla grande per 90′ malgrado umidità e fuso. “Questa è la conferma della bontà del nostro settore giovanile” gongola Ernesto Paolillo, l’ad nerazzurro che guida la delegazione in Indonesia. Con l’aiuto dei big, che li hanno saputi coinvolgere nel giusto modo, i sei ragazzi hanno tenuto il campo alla grande. Anche se torneranno stanchi da questa tournée, hanno forze ed entusiasmo per recuperare in vista delle finali scudetto Primavera (il 3 giugno a Foligno c’è il quarto contro il Palermo, con vista sulla semifinale con una tra Juve e Milan, ndr.). Questa esperienza del resto non ha prezzo, era giusto che la facessero.
Valutazioni. Solo dopo ci sarà tempo per sperare in un posto tra gli eletti. “Il mio obiettivo era cercare la qualificazione in Europa in nove gare puntando sui veterani – spiega infatti Stramaccioni – ma sapevo di avere tanti giovani interessanti. Ora starà a noi capire chi di loro è già pronto per entrare nei 22-24 della prima squadra per la prossima stagione. Il mercato è all’inizio e tanti club ce li chiedono in prestito, dovremo fare le giuste valutazioni. Di certo nel nostro futuro c’è un’Inter giovane e forte”.