RASSEGNA STAMPA – IL MESSAGGERO – (Ugo Trani) – Prandelli rivela le sue scelte: in Polonia porterà sei attaccanti. Il ct azzurro spende parole d’elogio per tutti: non faccio bluff, meritano di giocare l’Europeo…
Cesare Prandelli va all’attacco. All’Europeo non sarà solo l’Italia di qualità, ma anche dello spirito offensivo. Il ct ha deciso di portarsi a Cracovia tutte e sei le punte convocate tra i 32 azzurri che lunedì pomeriggio, prima di trasferirsi a Parma per l’amichevole di martedì al Tardini contro il Lussemburgo, diventeranno 23 (la lista andrà consegnata entro le ore 12 del 29 maggio). “Destro è stata la piacevole sorpresa” ha spiegato Prandelli, anticipando la promozione dell’ultimo arrivato. Con il centravanti resterà anche il suo compagno di Under 21, il romanista Borini e ovviamente i punti fermi Balotelli, Cassano e Giovinco, più il ripescato, dopo quasi due anni, Di Natale: “I sei meritano di essere qui. Mi stanno convincendo, con loro si possono provare tante cose, anche se l’unico che può fare il trequartista è Cassano. La loro conferma sarebbe a prescindere da quella di Diamanti“. Prandelli per portare il sesto attaccante, rinuncerà all’ottavo difensore. Niente da fare per Ranocchia, Balzaretti e Astori (i primi due sono reduci da infortuni), si giocano il posto da jolly (cioè in grado di fare sia il centrale che il fluidificante mancino), il granata Ogbonna, leggermente favorito essendo stato di più con Prandelli, e Bocchetti del Rubin Kazan. Da decidere anche il terzo portiere, da mettere alle spalle di Buffon e De Sanctis: Viviano del Palermo è in vantaggio su Sirigu del Psg. “Sono più preoccupato da Montolivo che da Chiellini“ ammette il ct che si sta preparando a rinunciare all’ex centrocampista della Fiorentina, appena passato al Milan. In questo senso pare certa la promozione di Diamanti: “So che può giocare dietro le punte, ma nel test contro la Vicomp mi interesseva vederlo da mezzala”. Da stabilire il settimo uomo per questo reparto: Montolivo non è ancora out, ma lo insidiano Cigarini, mediano dell’Atalanta utile per sostituire Pirlo, o Giaccherini, l’esterno della Juve che sa anche fare la mezzala. Ha poche chance il diciannovenne Verratti che, a vederlo anche ieri, sembra più avanti, come testa e come piedi, di diversi suoi compagni già affermati: ha posizione e personalità. E verticalizza per le punte. Prandelli fa anche un commento su Cassano e Balotelli. Su Cassano: “In questi due anni non dico che Antonio si sia dimostrato un giocatore indispensabile, ma ha sempre trasmesso qualcosa di importante. Confrontandomi con lui ogni settimana, mi sono convinto che avrebbe bruciato le tappe. E così è stato. Il suo entusiasmo e la sua voglia di appartenenza sono un messaggio straordinario per tutti”. Su Balotelli: “Assicura che non mi lascerà in dieci? Gli credo al cento per cento. C’è un bel clima. Non falliremo”.
In sintesi, ecco le certezze e i dubbi di Prandelli a quattro giorni dalla scelta dei 23 azzurri per l’Europeo:
Portieri (3): sicuri Buffon, De Sanctis, dubbio tra Viviano (75%) e Sirigu (25%);
Difensori (7): sicuri Maggio, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Abate, Criscito, dubbio tra Ogbonna (65%) e Bocchetti (35%);
Centrocampisti (7): sicuri Marchisio, De Rossi, Pirlo, Thiago Motta, Nocerino, Diamanti, dubbio tra Montolivo (30%), Cigarini (30%), Giaccherini (30%) e Verratti (10%);
Attaccanti (6): sicuri Balotelli, Cassano, Di Natale, Borini, Destro e Giovinco.