RASSEGNA STAMPA – IL CORRIERE DELLO SPORT – Settimana decisiva per la panchina biancoceleste…
Restano le piste inglesi, non ci sono alternative a Di Matteo e Zola, i due candidati forti per la panchina della Lazio. La notizia del giorno riguarda un retroscena legato al tecnico campione d’Europa. Prima della finale di Champions, ci sarebbero stati due colloqui tra Di Matteo e un emissario della società biancoceleste, che si era mossa in anticipo e in gran segreto. L’ex centrocampista azzurro, acquistato da Cragnotti nell’estate ‘93 e lanciato da Zoff, ha dato la propria disponibilità alla Lazio, che aspettava soltanto di stringere la trattativa. Di Matteo avrebbe anche avallato e/o suggerito il possibile acquisto del turco Burak Yilmaz, centravanti turco del Trabzonspor, prima scelta del ds Tare per rinforzare l’attacco. Qualora Di Matteo venisse liberato dai Blues, la Lazio lancerebbe l’assalto per chiudere l’accordo, fermo restando altre proposte in arrivo dalla Premier: l’Aston Villa e il Liverpool entrerebbero in concorrenza. Ma ora può restare al Chelsea.
Il ds Tare rientrerà soltanto oggi dalla Germania, incontrerà il presidente e verrà fatto il punto della situazione. La Lazio ha intenzione di chiudere il giro delle consultazioni e annunciare il nuovo allenatore entro fine settimana, ma è ovvio che sceglierà senza fretta, orientandosi anche sugli sviluppi del mercato. L’altro candidato forte, che in questo momento continua a giocarsi la panchina con Di Matteo, resta Gianfranco Zola. L’ex fantasista del Cagliari e del Chelsea non ha più avuto contatti con la Lazio dalla notte del 25 febbraio, quando era stato vicinissimo a prendere il posto di Reja. La società biancoceleste conosce benissimo le sue idee, c’è qualche perplessità sulla composizione dello staff, assai numeroso, ma piacciono il tecnico e le sue idee, la persona e il personaggio. Ecco perché non si può considerare tramontata la sua candidatura. Se Zola tornasse a Roma, convocato dalla Lazio, sarebbe soltanto per firmare. Resta complicata l’ipotesi collegata a Mazzarri, ancora sotto contratto con il Napoli. Suggestivo diventerebbe il ritorno di Zeman, che entro giovedì incontrerà il presidente Sebastiani per mettere (o meno) la firma sul rinnovo del contratto a Pescara.E’ libero Giampiero Gasperini, reduce da due esoneri consecutivi con Genoa e Inter. Tra gli outsider, ieri è sfumata la candidatura di Mihajlovic, diventato ufficialmente nuovo ct della Serbia. Resiste Zenga, che può liberarsi dall’Al Nasr.
EMERY. Tare ha guardato molto anche all’estero. Voleva Unai Emery, 40 anni, tecnico rampante, nelle ultime quattro stagioni alla guida del Valencia. Lo spagnolo ha detto no alla Lazio e ha firmato per lo Spartak Mosca.