Ai microfoni di Radio Marte, Walter Mazzarri fa le sue valutazioni sulla stagione appena finita, sui giocatori e sul suo contratto…
Comincia così Walter Mazzarri ai microfoni di Radio Marte, dando i voti ai suoi giocatori dopo la vittoria contro la Juve nella finale di Coppa Italia: “Il voto alla stagione? In base al valore e a quello che i ragazzi danno tutti i giorni in allenamento, il 10 è assicurato. Ho avuto un rapporto pazzesco e bellissimo: abbiamo sofferto nei momenti difficili, non è facile trovare un gruppo come questo. Sono davvero contento. Il mio voto? Non lo devo dare certo io, sono contento con me stesso, abbiamo preparato benissimo la finale. Sono andato a letto alle 7, alle 11 suonavano i telefoni e mi sono svegliato. Ho dormito quasi niente, meglio così. Ne vale assolutamente la pena. Ieri mi sono emozionato e commosso quando ho visto tutta quella gente aspettarci a Napoli. La gioia della nostra gente è stata incredibile e mi ha riempito il cuore. Ha giustificato un lavoro particolare, 51 partite preparate a tutta, ma quando si arriva a certi traguardi, capisci che i tifosi meritano il massimo. Noi, in questi tre anni abbiamo fatto tante partite simili a quella di ieri sera, a volte non siamo stati lucidi e brillanti, il nostro trend, però, resta assolutamente positivo. E’ stata una crescita totale. Il mio futuro? Lo sapete, rispetto sempre i ruoli. Sono un dipendente della società che convoca l’allenatore e i giocatori. C’è un contratto, io intendo rispettarlo, poi quando sarò chiamato dirò la mia e farò le valutazioni tecniche. Margini per migliorare ancora? E’ un discorso che va di pari passo con la formazione che la società ti mette a disposizione, il ruolo dell’allenatore è valorizzare al meglio le risorse, ma non bisogna mai dimenticare i valori. Io soffro quando perdo, sono peggio dei nostri tifosi, vorrei sempre vincere. Se fosse per me, non perderei mai. Vincendone tante, si potrebbe arrivare molto in alto. Ieri è stata un’apoteosi: abbiamo battuto la Juve che è la rivale storica dei nostri tifosi, senza dimenticare che i bianconeri sono Campioni d’Italia e non avevano mai perso una partita nel corso della stagione. Una mia dedica? Ho dei rituali miei che non rivelo a nessuno. Lo farò da solo, ne vale la pena.”