GAZZETTA DELLO SPORT – Il Pocho in lacrime: potrebbe essere l’addio all’azzurro. Cavani accende la festa segnando il rigore. Hamsik la rende indimenticabile. Erano i più attesi, non hanno fallito…
È stata la loro notte, come annunciato. La notte del tridente, di Lavezzi, Cavani ed Hamsik. La festa di Napoli sta tutta nel talento del Pocho e nelle reti degli altri due attaccanti. Prodezze che hanno infiammato la parte napoletana dell’Olimpico. […] I minuti nella ripresa sono 27, quando Mazzarri richiama in panchina il Pocho. L’ovazione è tutta per lui, per questo ragazzo che, con ogni probabilità, ha disputato l’ultima partita con la maglietta azzurra. Gli tocca attraversare tutto il campo per andare a stringere la mano a Pandev che dovrà subentrargli. Il momento è commovente. […]
La partita si sblocca grazie al suo ennesimo scatto, bruciante, che costringe Storari al fallo: Brighi è fermo nel fischiare il rigore. Ed allora, viene fuori un altro protagonista: Edinson Cavani. L’attaccante uruguaiano è freddo: pallone a sinistra e Storari proteso in tuffo a destra. […]. Manca una manciata di minuti al termine e Mazzarri gli concede la standing ovation: lo richiama in panchina, così come aveva fatto con Lavezzi e l’Olimpico «napoletano» gli riserva un applauso lungo lungo.
Manca ancora Marek Hamsik all’appello. E lo slovacco non si fa attendere. Serve il colpo di grazia per evitare il rigurgito juventino. Quando Goran Pandev vola via verso la porta di Storari, inseguito dal solo Bonucci, si ha la sensazione che qualcosa stia per accadere. Marek Hamsik va a sovrapporsi e il macedone gli serve un pallone d’oro, che il centrocampista slovacco capitalizza senza un attimo di esitazione. Il dado è tratto, la Juve è stata sconfitta, la festa può cominciare. E che festa!