FINALE COPPA ITALIA. TENSIONE, sassi e cariche ma l’Olimpico «tiene»

IL CORRIERE DELLA SERA  – I cori contro i napoletani, quelli contro la polizia. In 200 i bianconeri fronteggiano gli agenti schierati a Ponte Duca d’Aosta…

(Getty images)

Cori, fumogeni e bottiglie contro la polizia e contro i tifosi avversari. Il dopo gara di Juventus-Napoli (finale di Coppa Italia disputata a Roma) ha visto protagonisti ancora una volta i violenti. E’ stata guerriglia. Come riferisce ‘Il Corriere della Sera’, sono scattate le cariche. Due, «di alleggerimento», e i teppisti incappucciati arretrano agitando le spranghe. Scaramucce, tensione. Insulti e piccoli tafferugli. Ma alla fine l’Olimpico ha retto. Il dispositivo di sicurezza, entrato in azione fin dalla serata di sabato, ha permesso di intercettare apiazza Mancini sacchi di sampietrini pronti per essere lanciati e una sessantina di tubi idraulici. Sei i «daspo», un arresto per lancio di petardi e cinque denunce per resistenza a pubblico ufficiale, che si aggiungono alle otto delle notti scorse. Ma la serata ha vissuto il momento di vergogna più alto quando, durante l’inno di Mameli, sono riecheggiati i vergognosi fischi. Tanti, troppi.

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