Mario BALOTELLI ha parlato in un’intervista esclusiva a “Il Corriere dello Sport”, ecco un estrattod ella sua intervitsa:
Balotelli, da quanto tempo sognava di giocare gli Europei?
«Da quando ero bambino. Indossare la maglia dell’Italia è sempre stato il mio sogno ed è diventato realtà. Adesso ci sono gli Europei, la più grande competizione insieme ai Mondiali. Ho talmente tanta voglia che non vedo l’ora di iniziare».
Che promessa si sente di fare agli italiani che sperano di vederla protagonista?
«Darò il massimo per far bene. Io e tutta la squadra. Vogliamo che la Nazionale disputi un grande Europeo per dare una soddisfazione agli italiani».
C’è chi parla della formazione azzurra come possibile rivelazione del torneo. Troppo?
«No, perché? Questo è anche il desiderio mio e di Cassano».
Balotelli e Cassano: la coppia che… fa sognare.
«Lui e io prima che compagni di squadra in Nazionale siamo amici fuori dal campo. Ma amici davvero. Parliamo spesso e scherziamo sempre: Antonio è un bravissimo ragazzo».
Quindi immaginiamo quanto lei avrà sofferto quando a fine ottobre Antonio si è sentito male.
«Vero, non sono stati bei giorni. Quando è stato dimesso dall’ospedale sono andato a trovarlo a casa e per scherzare gli ho detto “se non vai tu agli Europei, non vado neppure io”. Lui mi ha risposto: “Difficile che ce la faccia”, ma io non avevo dubbi perché lo conosco. E non mi sbagliavo».
Quanto deve ringraziare Prandelli che in questa stagione non semplice per lei non l’ha mai “scaricata”?
«Prandelli e Mancini sono i più grandi che ho avuto in carriera. Come allenatori, ma anche come persone. Li devo ringraziare tantissimo».
Prandelli, però, è un po’ preoccupato per le sue “balotellate”, soprattutto per quelle in campo. Vuole tranquillizzarlo?
«Agli Europei non ci saranno problemi. Mi controllerò».
La Spagna si può battere?
«E’ assolutamente la più forte ed è difficile da sconfiggere, ma di imbattibile non c’è nessuno».
Chi sarà il calciatore rivelazione del prossimo Europeo?
«Dico una squadra, non un giocatore: l’Italia». […]
Agli Europei arriverà dopo aver vinto la Premier. Sarà una spinta in più?
«E’ stata una grande gioia, arrivata al termine di una partita pazza e incredibile. Sono sincero: a un certo punto ho pensato che era impossibile farcela e invece…».
Lei è stato protagonista con l’assist per il 3-2 contro il Queens Park Rangers.
«Sì, vero, ma potevo anche segnare. L’importante però è che la squadra abbiamo vinto».
13 gol in 23 partite di Premier: contento oppure…
«Dal punto di vista personale potevo fare meglio. Posso e devo fare sempre meglio. Ormai mi conoscete, io sono fatto così: voglio sempre migliorare. L’importante, però è che il City abbia vinto».
Cosa si sente di dire a Mancini che ha avuto molta pazienza con lei?
«Lo ringrazio. Mancini è un grande allenatore e i trofei che ha vinto lo testimoniano»
Qual è l’errore di questa stagione che vorrebbe cancellare?
«L’espulsione per doppia ammonizione contro l’Arsenal. Avevo troppa voglia di strafare e ho fatto dei falli che non dovevo nel tentativo di pressare gli avversari. Non erano interventi cattivi, ma sono stati puniti con il cartellino giallo. Devo essere più bravo a controllarmi: dare tutto me stesso senza commettere certi errori».
Resterà al City la prossima stagione?
«Penso proprio di sì».
Le manca più l’Italia o la Serie A?
«Mi manca l’Italia, ma per un calciatore giocare in Premier League è troppo bello».
In Italia, però, il suo nome è ricorrente e gettonato sul mercato. Non è che in futuro…
«Se si parla di calcio e di campionato, io sono contento in Inghilterra e in Premier. Se invece il discorso si sposta sulla nazione, non ho problemi a dire che preferisco la vita in Italia dove c’è la mia famiglia».
E’ difficile vivere con i tabloid che non la lasciano respirare?
«Mi seguono notte e giorno e spesso c’è una persona fissa davanti a casa mia che scrive chi entra ed esce. I tabloid non sono giornali: se non sanno cosa scrivere, inventano. Ho iniziato a ritagliare certi articoli per farne un album…. Di 100 cose che vengono dette su di me, ce ne saranno vere al massimo 5». […]
Segue il campionato italiano?
«Sì e credo che la Juventus abbia vinto con merito lo scudetto. Non ha perso neppure una partita e ha disputato una grande stagione».
Cosa l’ha impressionata di più della Juve?
«La capacità di essere squadra e la condizione fisica dei singoli».
Ibra dice che prima o poi vuole giocare con lei.
«Non ci credo che l’ha dichiarato…». […]
Dispiaciuto per la brutta stagione dell’Inter?
«Mi dispiace per Moratti che è un grandissimo presidente, forse il migliore che ho avuto nella mia carriera. Moratti è una grande persona e mi ha trattato come un figlio. Mi è capitato di sentirlo, ma non abbiamo mai parlato di calcio».
Mourinho, invece, ha vinto un altro campionato. Stavolta in Spagna…
(ride di nuovo) «Ha vinto? Davvero? Sono contento per lui».
Lei ha 8 titoli in bacheca a neppure 22 anni. Tanti o potevano essere di più?
«Potevano essere di più e non mi accontento, ma ogni anno della mia carriera ho vinto qualcosa e questo è importante. Spero di togliermi grandi soddisfazioni anche il prossimo anno. Magari la Champions…». […]