Al centro delle accuse mosse dal tenente colonnello dei carabinieri Attilio Auricchio ci sono le dichiarazioni rilasciate dall’ex dg della Juventus nel programma “Porta a Porta”.
L’ex direttore generale della Juventus Luciano MOGGI è stato citato a giudizio dalla procura di Roma per diffamazione nei confronti del tenente colonnello dei carabinieri Attilio Auricchio, già investigatore del reparto operativo di Roma che fece le indagini sulla cosiddetta calciopoli. Il processo, fissato per il 14 giugno prossimo, è stato disposto con la procedura che consente di saltare il giudizio del gup. Al centro della vicenda la partecipazione di Moggi al programma Porta a Porta del 14 gennaio 2009. In quell’occasione, secondo l’accusa, l’ex dg bianconero «offendeva la reputazione e l’onore di Auricchio indicandolo come “un ufficiale dei carabinieri che ha mentito sapendo di mentire”» facendo riferimento alle indagini su calciopoli, culminate, tra l’altro, nella condanna di Moggi, a Napoli, a cinque anni e quattro mesi di reclusione. Il procedimento aveva preso le mosse da una denuncia presentata da Auricchio con l’assistenza dell’avvocato Diego Perugini. Proprio ieri Moggi, insieme con l’ex designatore degli arbitri Pierluigi Pairetto, e gli ex direttori di gara Massimo De Santis e Paolo Bertini, ha presentato un esposto alla procura di Roma chiedendo di svolgere accertamenti nei confronti di chi ha investigato nel quadro degli accertamenti su Calciopoli. Abuso d’ufficio, falso ideologico in atto pubblico e falsa testimonianza i reati ipotizzati nell’atto.
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