Il ct della Nazionale, nella conferenza a Coverciano risponde alle domande sul proprio futuro.
Sulla decisione di inserire suo figlio Niccolò nello staff tecnico azzurro risponde: «Avevamo bisogno di 3 persone, una doveva far parte dello staff tecnico. Chi meglio di mio figlio, che ha lavorato per 3 anni nel mio staff a Firenze?».
Parla poi del suo contratto: «Ho un contratto con la nazionale fino al 2014 – ha detto – e voglio rispettarlo. Ma dagli Europei su quella panchina sarò sottoposto come tutti gli allenatori all’esame dei risultati». Al suo fianco Abete ha ribadito: «L’esito dell’Europei non è una variabile per la conferma di Prandelli».
Infine sembra essere ottimista sugli europei 2012: «Partiamo per vincere. Dobbiamo pensare che siamo una buona squadra, vogliamo proporre una Nazionale che mostri un gioco fluido». E sugli attacanti dichiara: «Sei attaccanti sono più che sufficienti per come vogliamo giocare. È una scelta tecnica, questi giocatori possono esprimersi al 100% in questa squadra. Gli altri non sono stati convocati per motivi tecnici, non ci sono altre situazioni particolari. Non so se porterò 5 o 6 punte: ci penserò fino all’ultimo giorno».