MILAN. Galliani: “Resta un grande vuoto in campo e negli spogliatoi”

L’amministratore delegato rossonero commenta l’addio alla maglia rossonera di molti senatori…
 
(Getty images)

Adriano GALLIANI ha parlato ai microfoni di SKY SPORT dopo la gara tra Milan e Novara.

Ecco le sue parole:

 

Un momento di grande commozione.

Sì, infatti il mio è un sorriso molto forzato perché ci stanno lasciando oltre che dei grandi giocatori, dei grandi campioni e, so che sembra banale ma non è così, anche dei grandi uomini. Abbiamo vissuto degli anni meravigliosi a tutti i livelli. D’altra parte quando crei un ciclo così vincente è perché dietro ci sono valori morali oltre che tecnici molto importanti. Sono giocatori che sono diventati campioni del mondo con noi, sono diventati campioni del mondo con la nazionale italiana, che hanno vinto coppe dei campioni e mondiali per club. È meraviglioso. Così mi passava il film oggi davanti agli occhi delle tre finali con cinque gol nel 2007 e anche oggi il Milan ha vinto grazie ad un gol bellissimo di Pippo Inzaghi ed è veramente incredibile. Ma non voglio fare il didascalico, sono veramente commosso, mi venivano i lacrimoni e ho messo gli occhiali perché non si vedesse.

Chi le fa più male?

Tutti mi fanno male. Sono i nostri giocatori storici, anche Zambrotta ma è evidente che Nesta, Gattuso e Inzaghi hanno fatto l’epopea del Milan e quindi sono nel cuore di tutti noi.

Ha dimenticato Seedorf?

Ma Seedorf non ha ancora deciso cosa farà, quindi non l’ho dimenticato e assolutamente voluta. Clarence dice che non ha detto che sarebbe stata l’ultima partita. Io ho visto sul telefonino questa cosa che non sapevo, ma adesso voglio parlare di emozioni, di cuore e di sentimenti. Sono pazzo, stanotte bombardavo Rino con i cd di Fausto Leali. Se andate a vedere troverete delle frasi di Gabriel Garcia Marquez che sono abbinate a questa canzone, ero commosso. Io ho un aspetto esterno che è diverso dal mio carattere.

Non pensa che lasceranno un vuoto nello spogliatoio questi giocatori per quello che rappresentavano?

È la cosa che ho più in testa in questi giorni, infatti Ambrosini era quello che piangeva di più perché è l’”ultimo dei moicani” se non ritorna nessuno. Con  questi giocatori qui siamo stati primi nel ranking europeo dal 2003 al 2007, abbiamo fatto tre finali di Champions, una semifinale e un quarto di finale nello stesso quinquennio. E con il Milan che otteneva questi risultati la nazionale italiana è diventata campione del mondo, con questi giocatori qui ed altri evidentemente.

Chi può sostituire questi giocatori nella prossima campagna acquisti?

Sono giocatori top mondo, al di là delle risorse economiche che nel nostro paese sono quelle che sono non ci sono giocatori così e se ci sono o gli assomigliano in peggio finisco a Madrid o Barcellona. È un pensiero che non mi fa dormire di notte.

Del Piero?

Se pensa a Del Piero al Milan assolutamente no. Del Piero dovevamo prenderlo a quindici anni, ci avevano chiesto cinque miliardi allora e ci sembrarono troppi, poi li spese la Juventus.

Calciomercato.

Non voglio parlarne, adesso sono molto triste e anche il Presidente lo è. È un’epoca nostra che se ne va, dobbiamo ricominciare. Ci sarà più rumore nello spogliatoio.

Gli infortuni?

Sono stati molto pesanti e penso a Thiago Silva per esempio. Gli infortuni hanno pesato ma questo non mi toglie dalla sensazione che comunque tra Fiorentina e Bologna in casa non potevamo fare un punto. Lì abbiamo perso il campionato.

Inzaghi smette?

Inzaghi non smette e vuole stare al Milan.

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