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La Roma al Manuzzi per bissare il successo dell’anno scorso, ma occhio al tabù del pareggio…

L’’AVVERSARIA – L’ultima giornata di Serie A oppone la Roma al Cesena, una squadra che ormai non ha più nulla da chiedere a questo campionato visto che i romagnoli sono ormai certi della retrocessione in Serie B da diverse giornate. Una stagione nata sotto tutt’altri auspici per il club di Campedelli ma che è culminata con il peggior epilogo possibile. Reduci da una bella salvezza l’anno precedente targata Massimo Ficcadenti, i romagnoli puntavano almeno a ripetersi e, forse, a fare qualcosa di più. La conferma era stata data in sede di mercato e l’acquisto di Adrian Mutu ne era l’esempio più evidente. Purtroppo la banda guidata da mister Giampaolo non confermò sul campo queste aspirazioni di grandezza: la prima vittoria arrivò solamente alla 12° giornata, prima di allora i bianconeri avevano raccolto la miseria di 3 pareggi e rimediato 7 sconfitte (la prima giornata non si giocò a causa dello sciopero dei calciatori). Stagione che poi si è conclusa con un poco invidiabile 23 nella casella ‘Gare perse’ e tre allenatori che si sono avvicendati nel corso della stagione: Giampaolo, Arrigoni e Beretta. La Roma si presenterà al ‘Dino Manuzzi‘ forte del successo ottenuto nello scorso campionato grazie alla rocambolesca autorete di Pellegrino. Inaspettatamente, quella fu la prima e finora unica affermazione dei giallorossi in terra romagnola. Nei precedenti 11 scontri i giallorossi avevano raccolto 3 sconfitte e ben 8 pareggi. Proprio il segno X era diventato una sorta di costante negli anni ’80: in sei incroci tra le due formazioni , nell’intervallo di tempo che va dal 1981 al 1990, l’esito finale fu sempre pari (tre volte a reti bianche e tre volte finì 1-1).

IL MOMENTO DEL CESENA – Giunto in Romagna alla 25° giornata, Mario Beretta è ancora alla ricerca della prima vittoria da quando siede sulla panchina bianconera. Lo score dell’ex allenatore di Parma e Lecce non è dei più invidiabili: in 13 partite ha collezionato 8 sconfitte e 5 pareggi. Con un andamento simile era poco ipotizzabile riuscire a centrare la salvezza. Nelle ultime giornate i bianconeri hanno perso qualsiasi motivazione: i romagnoli sono reduci da 4 sconfitte nelle ultime 5 partite. Non ultima, la batosta per 3-0 subita dall’altra retrocessa Novara, una partita che aveva poco da dire ma che ha mostrato quale sia ormai l’atteggiamento con il quale scendono in campo gli uomini di Beretta.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Dal giorno de suo insediamento, Mario Beretta ha sempre schierato il Cesena con la difesa a tre, cambiando spesso gli interpreti. Una decisione che ha portato in “dote” 20 gol subiti in 14 gare, contro i 37 in 23 partite incassati dalla coppia Giampaolo/Arrigoni. Numeri che sembrano inesorabili, ma c’è un dato importante da sottolineare: con Beretta il Cesena ha subito solamente 4 gol in casa (2 dal Parma e 2 dal Palermo). Contro gli avanti giallorossi il tecnico di Milano si affiderà al terzetto Moras, Rodriguez, Von Bergen. Il centrocampo, che sarà a cinque, vedrà la presenza di Ceccarelli e Comotto sulle fasce mentre Guana, Parolo e Arrigoni comporranno la cerniera centrale. In avanti spazio a Santana e Rennella.

Daniele Gargiulo

 

Redazione Sportiva